Note & Interventi

Caro carburante, Greco (AND) scrive al ministro Valditara

di Redazione

 “Dalle ore 19 di ieri, 24 gennaio 2023, -scrive il Prof. Francesco Greco, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti, in una lettera inviata al ministro dell’Istruzione e del Merito, Prof. Giuseppe Valditara- è in corso lo sciopero dei distributori di carburante per opporsi all’introduzione del cartello del prezzo medio regionale e non già al rincaro dei carburanti e alle gravi conseguenze su chi, per ragioni di lavoro, utilizza il proprio mezzo di trasporto. Tra questi, tanti docenti che hanno sedi di lavoro lontane dalla propria residenza.”


“Non tutti, infatti, hanno conoscenza -prosegue Greco-  che nella scuola la maggior parte dei docenti svolge servizio in sedi lontane dalla propria residenza e, nella scuola secondaria, la gran parte svolge servizio su cattedre articolate in più sedi, le cosiddette “cattedre orario esterne”, per lo più situate in comuni diversi, spesso assai lontani anche oltre i 50 chilometri. Per cui, dopo aver raggiunto la sede principale, devono poi spostarsi nelle altre sedi, per poi ritornarvi nel pomeriggio per partecipare ad attività o riunioni, spesso tanto defatiganti quanto inutili, ma rispondenti alla logica del mero adempimento burocratico. Migliaia di chilometri che, in molti casi per mancanza di mezzi pubblici, vengono percorsi con la propria auto che dopo pochi anni diviene un rottame da sostituire.

Un continuo peregrinare che erode la  salute psicofisica dei docenti e il loro magro stipendio, per nulla salvaguardato dai recenti miseri incrementi.

Ai docenti, giova ricordare, a differenza di altri lavoratori, sia del settore pubblico che di quello privato, non è riconosciuto alcun rimborso per le spese di viaggio, né “buoni pasti”, né indennizzi per i trasferimenti d’ufficio (alias trasferimenti forzati) che si ripetono regolarmente ogni anno, quando sono dichiarati soprannumerari!

Per queste ragioni, auspichiamo una nuova disciplina contrattuale che valorizzi la peculiarità del lavoro degli insegnanti, anche prevedendo indennizzi per i docenti trasferiti d’ufficio, così come avviene per altre categorie professionali non solo del settore pubblico, e buoni pasti per quelli che per varie ragioni di servizio devono proseguire il lavoro anche in orario pomeridiano e indennità chilometriche per i docenti assegnati su più sedi di lavoro poste in comuni diversi.

Oggi, nelle more che quanto auspicato venga recepito anche da chi dovrebbe rappresentare i bisogni della categoria e condizionarlo alla firma di ogni proposta contrattuale, ci rivolgiamo con fiducia a lei, Signor Ministro, affinché vengano adottate, in via straordinaria ed urgente, misure di sostegno economico per i costi di trasporto divenuti ormai insostenibili per una categoria i cui stipendi sono ben lontani da quelli dei colleghi europei.”

 

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