Giurisprudenza

Mobilità, riconosciuto il diritto al rientro ex titolare

 

Riconosciute le tesi sostenute dall’Associazione Nazionale Docenti

Con recente sentenza del 17 settembre 2019 il Tribunale di Castrovillari ha accolto un ricorso promosso da un docente di Cosenza per il riconoscimento del diritto alla mobilità territoriale, in particolare il diritto al rientro nella scuola di ex titolarità da dove era stato trasferito nell’ottennio precedente.

Il docente, assistito dall’Associazione Nazionale Docenti e difeso dall’avvocato Vincenzo Tiano del Foro di Cosenza (in foto), ha visto riconosciuto il diritto ad essere preferito nell’assegnazione delle sedi indicate nella domanda di mobilità secondo l’ordine di preferenza per aver partecipato alla fase A della mobilità territoriale rispetto ad altri docenti assegnati a quelle medesime sedi nella successiva fase B.

Il Giudice del lavoro ha ripercorso la disciplina sulla mobilità territoriale come disposta dal CCNI 2016, che impone il rispetto di un ordine tra le diverse fasi. Nel caso specifico ha stabilito che andava rispettato l’ordine di priorità che riconosce ai docenti che partecipano alla fase A la possibilità di concorre su tutte le cattedre effettivamente disponibili prima degli altri docenti che partecipano alle fasi successive, anche se la cattedra di concorso è divenuta disponibile in un momento successivo alla conclusione delle operazioni di mobilità territoriale relative alla fase A,  tra l’altro a causa della rideterminazione dell’organico di diritto imputabile al ministero convenuto ed all’amministrazione scolastica in generale. Il Ministero è stato condannato al pagamento delle spese di lite.

 

 

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