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Dalla “Tre giorni per la Scuola” l’AND lancia la propria proposta radicale di riforma della governance della Scuola

Elettività degli organi di governo della scuola, codice deontologico, organismo di garanzia e altro ancora

di Redazione.

L’Associazione Nazionale Docenti definisce la propria proposta di riforma della governance della Scuola italiana puntando su una visione di sistema incentrato su una leadership distribuita incardinata all’interno della cornice disegnata dalla Costituzione della Repubblica e di una matura democrazia sostanziale.

Un progetto elaborato e dettagliato in tutte le sue parti, sul quale l’AND lavora da oltre un quindicennio e che è stato ulteriormente approfondito nel corso dell’incontro seminariale in presenza e a distanza, svoltosi il 14 novembre scorso a Napoli – Città della Scienza nell’ambito della “Tre giorni per la scuola”, la prestigiosa convention nazionale promossa dalla Fondazione Idis – Città della Scienza in collaborazione con la Regione Campania e con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, che è giunta alla sua XXIII edizione.

All’evento formativo coordinato dal Presidente nazionale AND Pio G. Sangiovanni e articolato in una prima parte di relazioni su tematiche specifiche e in un workshop finale, è intervenuta l’on. Simona Loizzo, componente della 7^ Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, che ha voluto così testimoniare concretamente l’attenzione verso un’idea di riforma assolutamente innovativa e stimolante che si inserisce in un mondo, quello della scuola italiana del Terzo millennio, attraversato da criticità e conflitti che testimoniano della necessità di un intervento equilibrato ma radicale che riaffermi la centralità di questa istituzione come investimento per il futuro del Paese.

Le relazioni sono state svolte dal Walter Nocito, docente di Istituzione di Diritto Pubblico all’Università della Calabria che approfondito il tema dei “Limiti del modello di governance attuale e ipotesi di miglioramento“; Giuseppe Bagni, docente già Presidente nazionale del CIDI, il quale si ha sviluppato un argomento altrettanto interessante: “Com’è cambiata la professione docente nell’ultimo decennio“; Gianluca Pasquale Todisco, Professore a contratto Università di Salerno che ha dedicato il suo intervento alle “Ipotesi di cambiamento per un modello di leadership diffusa nelle scuole“. Un intervento di sintesi complessiva del quadro attuale del sistema scolastico italiano è stato quello condotto da Francesco Greco, Dirigente Tecnico MIM che ha operato un vero e proprio excursus su “Riforme storiche e normative che hanno determinato l’attuale modello di governance scolastica in Italia“.

Il workshop finale, significativamente intitolato “La Scuola che vogliamo“, ha sviluppato una intensa riflessione e un confronto a più voci sulla situazione reale del mondo della scuola attuale con gli interventi dei dirigenti nazionali dell’AND Antonietta D’Ettore, Marina Castelli e Angela Marcarelli. Partendo dal concetto fondamentale che i docenti non sono, né possono essere considerati alla stregua di “impiegati” di un settore della Pubblica Amministrazione, ma riassumono su di sé una funzione professionale e intellettuale ben più complessa e articolata sotto il profilo delle funzioni e responsabilità, è stata lanciata con forza la necessità dell’elaborazione di un codice deontologico specifico del docente e di un organo di garanzia che si occupi di tutte le questioni legate agli aspetti disciplinari, sanando contraddizioni e superando conflitti con particolare evidenza negli ultimi tempi.

Proposte, quelle sinteticamente enunciate, che sono pienamente condivise e sulle quali l’AND sta già lavorando e avvierà in tempi brevi iniziative mirate tendenti a coinvolgere tutti gli attori istituzionali, politici sindacali e sociali nazionali.

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