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Diplomifici, dopo il dossier di Tuttoscuola qualcosa si muove

di Redazione

Indagine ispettiva del Ministero dell’Istruzione e del Merito dopo la denuncia di Tuttoscuola sul boom dei diplomi facili.

Il piano di indagine prevede un’attività ispettiva concentrata principalmente nelle Regioni Campania, Lazio e  Sicilia, dove lo scorso anno circa 30mila studenti si sono spostati dalla scuola statale a quella paritaria nel passaggio dalla quarta alla quinta delle superiori; ma gli studenti che vanno a prendersi il titolo di studio in quelle regioni provengono da tutta Italia, non si comprende come possano assolvere all’obbligo di frequenza di almeno tre quarti delle lezioni.

Diversi sono gli aspetti sotto osservazione, in primis la regolare frequenza alle attività didattiche, il rispetto delle procedure amministrative e contabili, la corretta implementazione dei percorsi di istruzione e l’esistenza di contratti di lavoro regolari per docenti e personale ATA.

Il Ministero starebbe lavorando a diverse misure normative da presentare in un prossimo disegno di legge, tra queste l’introduzione del registro elettronico e del protocollo informatico, due strumenti che non hanno mai trovato attuazione in decreti ministeriali specifici, consentendo a diversi istituti paritari di mantenere registro e protocollo cartacei, pertanto facili da contraffare, mascherando iscrizioni tardive e assenze degli studenti. Lo stesso Ministro ha annunciato un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza per potenziare le attività di indagine ed ha altresì sottolineato l’importanza di questi interventi al fine di valorizzare le scuole paritarie che lavorano onestamente, rafforzando così l’integrità del sistema di istruzione nazionale.

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