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Concorso straordinario ter, facciamo il punto della situazione

In attesa del bando ...

di Redazione

Il concorso straordinario ter rappresenta una possibilità “straordinaria” per chiunque abbia accumulato almeno tre anni di anzianità di servizio o possieda i 24 cfu nel campo dell’istruzione.

La procedura concorsuale è per titoli ed esami, solo per la scuola secondaria, sia per posti comuni che per sostegno.

Per i posti comuni della secondaria accederanno a questo percorso in via transitoria fino al 31 dicembre 2024 i docenti con laurea o diploma più i 24 cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022 oppure i docenti già in possesso di abilitazione e chi già possiede i tre anni di servizio negli ultimi cinque in scuola statale di cui uno sulla classe di concorso.

Per il posto sostegno della secondaria accederanno soltanto gli specializzati (anche con riserva in attesa di riconoscimento) con titolo conseguito ai sensi del DM n. 249/2010.

Contrariamente alle passate edizioni non ci sarà una preselettiva, i candidati infatti affronteranno una prova scritta con 50 quesiti a risposta multipla e una prova orale volta a verificare conoscenze e competenze disciplinari o comunque relative al tipo di posto per il quale si concorre, anche attraverso una simulazione delle lezioni.

Si tratta dunque di un concorso semplificato e “veloce”.

Ma cosa dovranno fare i vincitori di concorso?

Per coloro che risulteranno vincitori è prevista la sottoscrizione di un contatto annuale (31 agosto), il completamento del percorso universitario e accademico di formazione iniziale per 36 cfu, assunzione a tempo indeterminato e la tanto attesa conferma in ruolo dopo un anno di prova e formazione.

Ormai si attende solo il “via libera” da parte della Commissione europea che permetterà di avere il bando per il concorso per i primi 40 mila docenti e aspiranti docenti che verranno assunti attraverso il nuovo percorso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Questa decisione segue l’approvazione del regolamento attuativo associato al DPCM del 14 luglio scorso, che è già validato dalla Commissione Europea ed attualmente è all’esame di Bruxelles.

L’ultimo passo, dopo la pubblicazione del DPCM sulla Gazzetta Ufficiale datata 25 settembre, è proprio il visto europeo, che darà il via al primo dei due concorsi programmati dal Ministero dell’Istruzione tra questo autunno e la prossima primavera.

Siamo dunque in dirittura d’arrivo.

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