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Autonomia differenziata. La Legge 26 giugno 2024 n. 86 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

Entrerà in vigore il 13 luglio prossimo

di Redazione.

Dopo la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 28 giugno la Legge n. 86 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.

Composta da dieci articoli, la legge concede maggiori poteri e autonomia alle Regioni a statuto ordinario che ne faranno espressamente richiesta. In particolare, si prevede il trasferimento di competenze esclusive (ben 23) dallo Stato centrale alle Regioni in settori molto importanti come il commercio estero, l’energia, i trasporti, l’istruzione, l’ambiente, la cultura, i diritti civili e sociali, la salute e lo sport.

Elementi fondamentali saranno i Lep (Livelli essenziali di prestazione), cioè gli standard minimi di servizi che dovranno essere garantiti a tutti i cittadini del territorio nazionale, indipendentemente dalla Regione di residenza. Nelle intenzioni delle forze di Governo, i Lep dovranno garantire l’equilibrio tra autonomia regionale e principi di unità e uguaglianza.

L’art. 4 prevede che il trasferimento delle funzioni, concernenti materie o ambiti di materie riferibili ai LEP, potrà essere effettuato soltanto dopo la determinazione dei medesimi LEP e dei relativi costi e fabbisogni standard, nei limiti delle risorse rese disponibili nella legge di bilancio. Qualora dalla determinazione dei LEP derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, si potrà procedere al trasferimento delle funzioni solo successivamente all’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi di stanziamento delle risorse finanziarie volte ad assicurare i medesimi livelli essenziali delle prestazioni sull’intero territorio nazionale, ivi comprese le Regioni che non hanno sottoscritto le intese, al fine di scongiurare disparità di trattamento.

L’articolo 1 della legge richiama anche i principi costituzionali ai quali il provvedimento intende ispirarsi: principio di sussidiarietà; principio di differenziazione e adeguatezza; principio di solidarietà.

La legge entrerà in vigore il prossimo 13 luglio e a partire da quella data le Regioni potranno iniziare ad operare per arrivare alle intese con lo Stato, necessarie per rendere effettivi i principi enunciati nella legge.

Tuttavia per determinare i livelli e i costi dei Lep saranno necessari uno o più decreti legislativi, per cui il governo ha 24 mesi di tempo. Stato e Regioni avranno poi 5 mesi per raggiungere gli accordi, che potranno durare fino a 10 anni ed essere rinnovati o disdetti con preavviso di 12 mesi.

Com’è facile prevedere, con la data di entrata in vigore della legge sull’autonomia differenziata scatteranno anche tutte quelle iniziative democratiche finalizzate alla cancellazione di questo provvedimento che ha diviso profondamente gli schieramenti politici, la società civile e il mondo della cultura.

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