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L’AND si unisce al generale cordoglio per la scomparsa di Maurizio Tiriticco

Voce autorevole e prestigiosa nel panorama educativo italiano e profondo conoscitore della scuola italiana

REDAZIONALE.

L’AND si unisce al generale cordoglio per la scomparsa dell’Ispettore Maurizio Tiriticco, voce autorevole e prestigiosa nel panorama educativo italiano e profondo conoscitore della scuola italiana, alla quale si è dedicato con passione e spirito critico, non facendo mai mancare la sua sempre appropriata e tagliente ironia.

Maurizio Tiriticco è stato per decenni un riferimento autorevole per il suo impegno nella formazione continua degli insegnanti e per i tanti articoli, saggi e pubblicazioni sulle politiche scolastiche, sempre impegnato a promuovere una scuola di qualità attraverso l’azione quotidiana di insegnamento-apprendimento.

Nato a Torino il 14 luglio del 1928, convinto balilla da piccolo, Maurizio Tiriticco avrebbe voluto nascere in un radioso 28 ottobre, ma evidentemente la Rivoluzione francese aveva avuto la meglio su quella fascista. Laureato in lettere, ha insegnato in tutti i gradi e gli ordini delle scuole della Repubblica. Dopo il Sessantotto, a cui ha partecipato con tutte le convinzioni del caso, ha voluto approfondire le sue competenze professionali ed è tornato all’Università: docente di Scienze dell’educazione all’Università Roma Tre, ha studiato e lavorato con Raffaele Laporta, si è occupato di curricolo, progettazione didattica, valutazione, formazione insegnanti. È stato dirigente tecnico e ha lavorato in sede Ue dal 1987 al 1995 come rappresentante italiano nel Comitato Europeo dell’Educazione, approfondendo le tematiche della Dimensione Europea dell’Educazione.

Chiaro e sempre rigoroso, da profondo conoscitore del mondo dell’istruzione è stato costantemente attento all’innovazione didattica, lasciando una traccia profonda nel nostro sistema scolastico e una grande ricchezza in tutti coloro che hanno avuto l’opportunità e la fortuna di leggere i suoi testi, di ascoltare le sue lezioni, di intrecciare un confronto e un dialogo sull’evoluzione delle politiche formative.

Nella consapevolezza di aver perso una voce autorevole, una grande figura di uomo di scuola, il cui contributo rappresenta un patrimonio prezioso per il dibattito educativo, vogliamo ricordarlo anche invitando a rileggere uno fra i suoi numerosi articoli pubblicati sul sito web dell’AND significativamente intitolato C’era una volta un Ministero della Pubblica Istruzione ….

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