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L’abuso di smartphone provoca dipendenza da social e disturbi sulla salute mentale. Particolarmente a rischio le adolescenti.

Lo rivela una ricerca condotta su 49 scuole superiori di 3 grandi città della Finlandia

di Redazione.

Navigando sui social, i giovani possono passare ore immersi nello schermo del telefonino, con evidenti rischi di sviluppare forme di dipendenza e danni imprevedibili per la salute mentale.

Le più vulnerabili sembrano essere le ragazze. Lo evidenziano i risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista Archives of Disease in Childhood condotta da Silja Kosola, dei Wellbeing Services County, di Espoo, Länsi-Uudenmaan, in Finlandia, nella quale si osserva come alcune adolescenti passano quasi 6 ore al giorno sui loro smartphone, lo prendono in mano in media 115 volte e, quasi una su 5 (17%) di esse è probabilmente dipendente dai social media e a rischio di disturbi mentali.

La ricerca è stata condotta in 49 scuole superiori di 3 grandi città della Finlandia: Helsinki, Espoo, e Vantaa, ed ha coinvolto 1164 studentesse di 15-16 anni che ha rivelato che l’uso medio giornaliero dello smartphone, basato su almeno 3 giorni di dati, ammonta a 350 minuti (5,8 ore al giorno), con un tempo medio di 231 minuti (3,9 ore) trascorso sui social.
Lo studio contiene poi dati dettagliati sulle app più frequentemente utilizzate dalle adolescenti: sul totale delle intervistate circa il 37% trascorrevano meno di 3 ore/giorno sui social, mentre il 14% per 6 o più ore. Le ragazze prendevano in mano il telefono da 58 a 356 volte al giorno, con una media di 145.
Tra le adolescenti oggetto della ricerca, una percentuale preoccupante, pari al 17%, poteva considerarsi dipendente dai social media.

I rischi per la salute mentale
L’uso eccessivo e costante del cellulare comporta anche altri rischi, come la diminuzione del rendimento scolastico nei ragazzi o un maggiore pericolo di essere coinvolti in incidenti dovuti alla distrazione. I risultati della ricerca, infatti, evidenziano come il tempo giornaliero trascorso sui social si ripercuota sul rendimento scolastico, con una media dei voti più bassa; parallelamente a punteggi più alti di dipendenza dai social corrispondano livelli più alti di ansia e un’immagine peggiore di sé e del proprio corpo. Ad esempio, sul totale delle adolescenti coinvolte nello studio, oltre un terzo (37%) ha ottenuto punteggi superiori alla soglia per lo sviluppo di un potenziale disturbo di ansia.
La dipendenza dai social – stando ai risultati della ricerca – peggiora anche l’umore, aumenta la stanchezza e instaura maggiori sensazioni di solitudine: “Le implicazioni di quasi 6 ore di utilizzo giornaliero dello smartphone e le sue associazioni con il benessere degli adolescenti sono serie”. Questa la conclusione gli autori dell’indagine scientifica.

Dati chiari e inequivocabili, che confermano quanto già si conosceva o si intuiva, rispetto alle implicazioni e correlazioni esistenti fra abuso dei social, rendimento scolastico, salute psico-fisica e relazioni umane più in generale. È evidente che ormai la questione, divenuta una vera e propria emergenza, vada posta al centro dell’attenzione della società e del mondo della scuola in particolare, con l’individuazione di azioni più complesse che dovranno andare ben oltre i pur condivisibili divieti con conseguente inasprimento delle sanzioni disciplinari.

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