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Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 17 maggio 2024, n. 70. “Delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo”

Si prevede codice interno in ciascuna scuola e istituzione della giornata del rispetto, il 20 gennaio

di Redazione.

La legge introduce modifiche alla legge 29 maggio 2017, n. 71 e al regio decreto-legge 20 luglio 1934, n. 1404, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 maggio 1935, n. 835, in materia di provvedimenti del tribunale per i minorenni.

Al fine di prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo in tutte le loro manifestazioni, in particolare con azioni di carattere preventivo e con una strategia di attenzione e tutela nei confronti dei minori, vittime o responsabili degli illeciti, il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi:

a) prevedere il potenziamento del servizio per l’assistenza delle vittime di atti di bullismo e cyberbullismo mediante il numero pubblico «Emergenza infanzia 114», accessibile gratuitamente e attivo nell’intero arco delle ventiquattro ore, con il compito di fornire alle vittime, un servizio di prima assistenza psicologica e giuridica e, nei casi più gravi, informare l’organo di polizia competente della situazione di pericolo segnalata. Introdurre anche una funzione di geolocalizzazione, attivabile previo consenso dell’utilizzatore, nonché di un servizio di messaggistica istantanea;

b) prevedere che l’Istituto nazionale di statistica svolga, con cadenza biennale, una rilevazione sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, al fine di misurarne le caratteristiche fondamentali e di individuare i soggetti più esposti al rischio;

c) prevedere che i contratti degli utenti stipulati con i fornitori di servizi di comunicazione e di informazione offerti mediante reti di comunicazione elettronica, richiamino le disposizioni dell’articolo 2048 del codice civile in materia di responsabilità dei genitori per i danni cagionati dai figli minori in conseguenza di atti illeciti posti in essere attraverso l’uso della rete nonché le avvertenze a tutela dei minori previste dal regolamento (UE) 2022/2065 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 ottobre 2022;

d) prevedere che la Presidenza del Consiglio dei ministri, nell’ambito delle risorse destinate, nel proprio bilancio autonomo, alle attività di comunicazione istituzionale, promuova periodiche campagne informative di prevenzione e di sensibilizzazione sull’uso consapevole della rete internet e sui suoi rischi, avvalendosi dei principali mezzi di informazione, degli organi di comunicazione e di stampa nonché di soggetti privati.

I decreti legislativi dovranno essere adottati su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro della giustizia, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità.

All’articolo 4 viene istituita la “Giornata del rispetto” (il 20 gennaio di ciascun anno), quale momento specifico di approfondimento delle tematiche del rispetto degli altri, della sensibilizzazione sui temi della non violenza psicologica e fisica e del contrasto di ogni forma di discriminazione e prevaricazione. Nella settimana che precede la Giornata del rispetto, le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, potranno riservare adeguati spazi per lo svolgimento di attività didattiche volte a sensibilizzare gli alunni sul significato della ricorrenza stessa e delle attività previste dalla legge.

La data del 20 gennaio è stata scelta per ricordare il giorno della nascita di Willy Monteiro Duarte, ucciso durante un pestaggio il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma), nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. Un mese dopo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferì a Willy Monteiro Duarte la medaglia d’oro al valore civile alla memoria, come “luminoso esempio, anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico”.

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