Recensioni

La formazione dell’insegnante inclusivo

La formazione dell’insegnante inclusivo. Superare i rischi vecchi e nuovi di povertà educativa

RECENSIONE a cura di Pio Giovanni Sangiovanni

Una didattica e una scuola autenticamente inclusive come primo passo per costruire una cultura e una società inclusive che, attraverso un approccio di sistema, possa affrontare e superare i rischi globali sempre incombenti di povertà educativa.

Si tratta di una nuova visione organizzativo-metodologica quella delineata nel libro curato da Maria Vittoria Isidori, La formazione dell’insegnante inclusivo. Superare i rischi vecchi e nuovi di povertà educativa; pubblicato nel 2019 dalla FrancoAngeli nella collana Traiettorie inclusive. Un’opera complessa ma allo stesso tempo illuminante rispetto alle questioni cruciali che investono la galassia dell’educazione e della formazione, in un mondo posto sempre più di fronte alle complicate sfide di futuro che passano attraverso pressanti domande di diritti dell’uomo ad avere una vita dignitosa, nella più ampia prospettiva di uno sviluppo sostenibile inequivocabilmente definito nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Transforming our World: the 2030 Agenda for Sustainable Development – 2015). Obiettivi da perseguire nell’immediato futuro ma che allo stesso tempo dovranno essere declinati anche in una prospettiva di “lunga durata”, per usare una espressione cara alla storiografia del Novecento, in una società complessa che si presenta nella nuova dimensione del meticciato, multietnicità e diversità, con tutte le sue contraddizioni e stridenti conflittualità che la caratterizzano.

Ed è proprio di fronte a tale formidabile sfida che le studiose e gli studiosi Maria Vittoria Isidori, Antonella Nuzzaci, Marco Antonio D’Arcangeli, Silvia Nanni, Nicoletta di Genova, Alessandro Vaccarelli e Annarita Iacopino dell’Università dell’Aquila; Lucia Chiappetta Cajola, Marianna Traversetti, Anna Maria Ciraci e Fabio Bocci dell’Università di Roma Tre; Guido Benvenuto, Anna Salerni ed Ernesto Fabbricatore dell’Università La Sapienza di Roma, si pongono il problema di definire il profilo e la formazione dell’insegnante inclusivo e nello stesso tempo, di una scuola sostenibile, pienamente al passo con i bisogni, quasi sempre inespressi, degli individui di “apprendere per comprendere, ovvero per acquisire le competenze necessarie per vivere nel mondo di oggi”; “Apprendere per essere, coltivando aspirazioni per il futuro”; “Apprendere per vivere assieme”; “Apprendere per condurre una vita autonoma ed attiva, per rafforzare la salute, la sicurezza, come condizioni funzionali all’educazione”. Diviso in due parti, il saggio sviluppa il tema della formazione dell’insegnante inclusivo inserito profondamente nelle dinamiche di una scuola identificata come “agorà pedagogica” capace di assumere su di sé temi e problemi legati alle disuguaglianze e alle diversità sociali, che sfociano nei fenomeni di dispersione, isolamento ed esclusione dalla cittadinanza integrale.

A partire dalle esperienze dei tirocini e dei laboratori svolti nell’ambito dei percorsi di formazione e di specializzazione per il Sostegno, vengono declinati contenuti ed esiti di una ricerca che indica una prospettiva di un “agire inclusivo come agire pedagogicamente orientato” che va dritto al cuore dell’emergenza educativa globale e della costruzione di una cultura dell’inclusione e di una scuola sostenibile. Nella riflessione pedagogica che ne consegue, vengono approfonditi gli aspetti riferiti al contrasto alla povertà educativa nei diversi contesti di emergenza provocati da catastrofi naturali come i terremoti o altre emergenze umanitarie, in cui interi gruppi classe diventano portatori di Bisogni Educativi Speciali. Situazioni che sconvolgono completamente le premesse, i ruoli e l’impostazione didattico-pedagogica tradizionale, con l’inserimento e la promozione dell’educazione alla resilienza “come processo di elaborazione del trauma, tramite il quale la riparazione produce cambiamento e la frustrazione può tramutarsi in opportunità per l’individuo”. L’insegnante inclusivo, quindi (però non più soltanto l’insegnante di Sostegno ma tutti i docenti della scuola), si trasforma in un “tutore della resilienza” creando le premesse per la costruzione di una autentica “cultura dell’inclusione” capace di coinvolgere tutti, passando finalmente dal collaudato concetto di “integrazione”, che di fatto sanciva la condizione di diversità e svantaggio, alla piena inclusione culturale e sociale.

SCHEDA

TITOLO: La formazione dell’insegnante inclusivo. Superare i rischi vecchi e nuovi di povertà educativa, di M. V. Isidori (a cura di)

Editore: Franco Angeli

Collana: Traiettorie inclusive

A cura di: M. V. Isidori

Data di Pubblicazione: aprile 2019

EAN: 9788891781871

ISBN: 8891781878

Pagine:184

 

 

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