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Il Codice Deontologico pietra miliare per ridare autorevolezza ai docenti

Non un semplice regolamento di norme comportamentali, ma riferimento fondamentale cui attenersi nelle diverse situazioni professionali del quotidiano scenario educativo-didattico

Antonietta D'Ettoredi Antonietta D’Ettore*.

I docenti svolgono una peculiare attività educativa e didattica, intervenendo direttamente sullo sviluppo e sulla formazione dei giovani, pertanto la loro attività professionale è carica di competenza e di responsabilità. Partendo dai diritti e dai doveri, notiamo che oltre all’attività di insegnamento, alla libertà di insegnamento, alla partecipazione alle attività collegiali, all’obbligo di partecipazione a iniziative di aggiornamento e formazione, ricade sui docenti anche il dovere di vigilanza e quindi una vera e propria responsabilità professionale, civile e penale.

La professione docente, come professione al servizio della società che contribuisce attivamente al benessere comune, andrebbe ridefinita con specifici ruoli e funzioni, tracciando regole, anche etiche, che diano la giusta identità professionale ai docenti. La dignità e l’autorevolezza professionale dei docenti va sostenuta con comportamenti idonei per valorizzare e per tutelare la professione docente. Sarebbe opportuno elaborare un Codice Deontologico specifico che vada a delineare: l’etica verso la professione, verso gli allievi, verso i colleghi, verso l’istituzione scolastica, verso il territorio, verso i genitori e la famiglia.

I docenti, in considerazione dell’altissima responsabilità etica e sociale, non possono seguire esclusivamente il Codice di Comportamento delle Pubbliche Amministrazioni per cui la definizione di un Codice Deontologico specifico della professione docente diventa sempre più necessaria e urgente. Il Codice Deontologico andrebbe a chiarire gli aspetti peculiari dell’etica professionale dei docenti e a definire l’insieme delle norme di comportamento della professione a cui il docente deve, nell’esercizio della propria attività, attenersi in maniera corretta senza improvvisazioni o atteggiamenti personalistici, garantendo di conseguenza la deontologia professionale specifica della categoria docente.

Pur tuttavia, il Codice Deontologico non può e non deve configurarsi come un semplice regolamento di norme comportamentali legate alla professione docente, bensì deve rappresentare il riferimento fondamentale a cui attenersi nelle diverse situazioni professionali e nelle relazioni tra i diversi attori del quotidiano scenario educativo-didattico.

Il Codice Deontologico si dovrebbe quindi configurare come la voce autorevole dei docenti per ridare, eventualmente anche con l’istituzione di un vero e proprio Ordine Professionale, la giusta identità professionale, prestigio e autorevolezza alla professione docente.

Per far parte di un Ordine Professionale in Italia è necessario un periodo di tirocinio/praticantato e di acquisire inoltre una specifica abilitazione/esame di stato con conseguente iscrizione all’albo professionale: situazioni formative e professionali che ogni docente già sperimenta durante il proprio percorso di formazione professionale. Pertanto, l’istituzione dell’Ordine Professionale Docente andrebbe a controllare le modalità di accesso alla professione, valutare la qualità del percorso formativo, stabilire i tempi e le modalità della formazione continua – lifelong learning, promuovere l’aggiornamento professionale e assicurarsi che vengano rispettate le regole deontologiche. Si andrebbe pertanto a garantire in maniera uniforme la qualità e la competenza dei docenti, a vigilare sulla deontologia e sugli standard di competenza, offrendo il giusto supporto formativo e la necessaria tutela.

*Antonietta D’Ettore. MD-PhDDocente Scuola primaria – Presidente AND Sezione di Caserta (CE)

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