di Pio G. Sangiovanni
“Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”. L’Associazione Nazionale Docenti ringrazia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e si riconosce in toto nelle sue parole.
L’Associazione Nazionale Docenti esprime gratitudine e si riconosce in tutto e per tutto nelle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che “ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
Un intervento più che mai necessario e opportuno alla luce dei gravi fatti verificatisi negli ultimi giorni durante alcune manifestazioni di studenti in varie città italiane. Episodi per i quali abbiamo provato forte preoccupazione in quanto riteniamo che il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero rappresenta il cuore della nostra tradizione democratica, fondata sulla Costituzione della Repubblica Italiana. Ciò deve avvenire sempre nel rispetto delle regole stabilite dalla legge e non può e non deve diventare un’occasione per innescare tensioni che degenerino in episodi di violenza a volte ingiustificate, eccessive e inaccettabili.
Le parole del Capo dello Stato chiariscono in modo inequivocabile che è necessario che da parte di tutti e in primo luogo delle forze dell’ordine, si faccia in modo che eventuali vandali o malintenzionati, vengano isolati e allontanati, in modo da tutelare il sacrosanto diritto di chi intende esprimere pubblicamente e nelle forme democratiche il proprio dissenso. A maggior ragione se i protagonisti sono giovani, a volte minorenni, che gridano il loro diritto di avere un futuro di pace e di giustizia, contro tutte le guerre. Di vivere in un mondo migliore.
Tutto ciò nella consapevolezza che la violenza genera violenza e che cittadini non educati ai valori democratici generano una società violenta in cui regna l’inciviltà.