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Il TAR Lazio ha accolto il ricorso collettivo contro il DM 255 del 22.12.2023 di revisione delle classi di concorso. Soddisfazione dell’AND

L’udienza pubblica per la definizione del giudizio di merito è stata fissata per il 2 dicembre 2025

di PIO G. SANGIOVANNI*. 

L’Associazione Nazionale Docenti esprime soddisfazione per l’ordinanza cautelare del TAR Lazio N. 02385/2025 del 30 aprile scorso che ha accolto il ricorso per l’annullamento, previa applicazione di idonea misura cautelare, del DM 255 del 22.12.2023 di revisione delle classi di concorso di insegnamento, nella parte in cui esclude i musicisti jazz/popular dall’insegnamento nella classe di concorso A 55 (“Strumento musicale negli istituti di istruzione superiore di II grado”) e preclude agli stessi l’accesso alla classe A 56 (“Strumento Musicale negli istituti di istruzione superiore di I grado”).

Nella camera di consiglio del 29 aprile 2025 il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis) ha ritenuto, quindi, le esigenze dei ricorrenti apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito, fissando la relativa udienza pubblica per il 2 dicembre 2025.

L’AND è stata parte attiva nella proposizione del ricorso collettivo al Tar Lazio, di concerto con il Coordinamento Nazionale dei musicisti Jazz, e con la partecipazione di associazioni, tra le più rappresentative a livello nazionale, della musica jazz/popular e decine di docenti direttamente interessati.

Si tratta di una battaglia portata avanti fin dal 2017, da quando cioè una lacuna legislativa del D.M 259/2017, aveva inopinatamente estromessi i musicisti jazz/popular dall’insegnamento nella classe di concorso A055 e, parimenti, aveva loro precluso l’accesso alla classe di concorso A056, sebbene i percorsi di studio jazz/popular siano senza alcun dubbio da considerare di pari qualità e livello di quelli di musica classica. Una ingiusta disparità di trattamento alla quale bisognava urgentemente porre fine.

L’accoglimento della istanza cautelare, secondo l’AND e tutti i ricorrenti rappresentati e difesi dagli avvocati Rosamaria Ventura e Achille Morcavallo, è un importantissimo passo nella direzione della definitiva e positiva soluzione di una ingiusta discriminazione, perpetrata nei confronti di professionisti che hanno maturato titoli adeguati e comprovate competenze artistiche riguardanti insegnamenti sempre più richiesti dalle giovani generazioni, a testimonianza della crescente centralità di questi linguaggi musicali nella formazione contemporanea.

Se, com’è auspicabile, nel giudizio di merito il TAR darà ragione ai ricorrenti, allora si aprirà finalmente la strada per il riconoscimento del suddetto titolo AFAM come abilitante per l’inserimento nella I fascia delle GPS, la possibilità di accedere ai concorsi per l’insegnamento nelle classi A-55 e A-56 o ottenere il passaggio di cattedra o di ruolo nella mobilità dei docenti.

*Presidente nazionale AND

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