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di Redazione.
Il ministro Valditara ha diffuso lo scorso 11 febbraio l’atto di indirizzo politico-istituzionale per il 2025. Un articolato documento di 24 pagine che, dopo aver indicato le priorità politiche del processo di pianificazione strategica del Ministero, coerentemente con il quadro di riferimento degli anni precedenti, passa a declinare, nei successivi 10 paragrafi, le priorità politiche che ispireranno l’azione del Ministero per l’anno 2025 e per il triennio 2025-2027:
1) Promuovere il miglioramento del Sistema nazionale di istruzione e formazione attraverso la valorizzazione del personale della scuola;
2) Rispetto della persona e contrasto al bullismo;
3) Valorizzare la filiera tecnologico-professionale e rafforzare il raccordo scuola-lavoro;
4) Garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti il diritto allo studio, promuovere l’inclusione scolastica dei più fragili e l’integrazione degli studenti stranieri, contrastare la dispersione scolastica e i divari territoriali negli apprendimenti, favorire l’accesso precoce al sistema integrato 0-6;
5) Sostenere le autonomie scolastiche e rafforzare il sistema nazionale di valutazione, anche ai fini dell’internazionalizzazione del sistema scolastico;
6) Supportare il processo di riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico;
7) Potenziare l’offerta formativa nelle Istituzioni scolastiche del sistema educativo di istruzione e formazione in chiave di personalizzazione e aggiornare le Indicazioni Nazionali;
8) Semplificare e innovare la Scuola;
9) Rafforzare la capacità amministrativa, gestionale e comunicativa del Ministero e delle Istituzioni scolastiche;
10) Attuare tempestivamente e in prospettiva sistematica le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’atto di indirizzo 2025 pone innanzitutto l’accento sulla formazione, il reclutamento e valorizzazione delle risorse umane come “leve strategiche essenziali ad assicurare che il Sistema nazionale di istruzione e formazione resti al centro del processo di crescita del Paese e meglio risponda alle sfide di transizione, anche nell’ambito delle azioni del PNRR in corso di realizzazione”.
Nel contesto della valorizzazione del personale docente, – si legge nel documento – nello schema di Atto di indirizzo del CCNL 2022-2204 del Comparto “Scuola”, proposto al Dipartimento della funzione pubblica sin da luglio 2024, è previsto un rafforzamento della riforma del “docente stabilmente incentivato”, in particolare attraverso la valorizzazione prioritaria, grazie ad adeguate provviste finanziarie, delle figure professionali di supporto al piano dell’offerta formativa – quali tutor e orientatori, collaboratori del dirigente scolastico, compresi i responsabili di plesso e i responsabili di progetto – orientando i percorsi formativi allo svolgimento di tali funzioni di supporto e disciplinando la qualificazione necessaria delle menzionate figure in relazione ai compiti e alle funzioni attese.
Tra i ruoli chiave vi sono i docenti tutor e i docenti orientatori, ma anche altre figure di supporto al piano dell’offerta formativa, come i collaboratori del dirigente scolastico, i responsabili di plesso e i responsabili di progetto. Tali ruoli, fondamentali per la gestione quotidiana delle scuole, vedranno riconosciuto il proprio contributo con incentivi mirati, da definire nell’ambito del rinnovo contrattuale.
In raccordo con la Scuola di alta formazione dell’istruzione, pienamente operativa in esito al completamento del processo di riorganizzazione del Ministero, si continuerà a promuovere la formazione di tutto il personale scolastico, favorendo l’innovazione dei modelli didattici, in linea con gli obiettivi di sviluppo della didattica innovativa previsti nel PNRR, nella consapevolezza che il pluralismo culturale e la complessità del nostro tempo richiedono una continua crescita professionale di tutto il personale della scuola.
Viene, inoltre, ribadita la volontà di proseguire con le azioni volte a restituire e preservare l’autorevolezza della figura del docente e di tutto il personale scolastico, promuovendo la cultura del rispetto da parte degli studenti nella comunità scolastica. Tutto ciò anche grazie alle nuove Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, adottate con decreto ministeriale 7 settembre 2024, n. 183, continuando a promuovere l’educazione al rispetto di ogni persona e dei suoi diritti fondamentali, valorizzando principi quali la responsabilità individuale e la solidarietà, l’eguaglianza non solo nel godimento dei diritti, ma anche nel rispetto dei doveri.
“Si considera, pertanto, prioritario, – si afferma infine – nel quadro della rinnovata alleanza tra famiglia e scuola, evidenziare che la sicurezza del contesto lavorativo degli insegnanti e del personale scolastico sia precondizione di un dialogo educativo sereno ed efficace. Pertanto, il Dicastero continuerà a sostenere tale principio, anche mediante interventi normativi e con l’avvio della revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti.”