Note & Interventi

Geografia generale ed economica, dal 2014 incrementate le ore di insegnamento

Accolta la richiesta dell’AND

Legge 8 novembre 2013, n. 128, (GU Serie Generale n. 264 del 11-11-2013).

Il Senato ha approvato definitivamente il ddl n. 1150 di conversione in legge del decreto legge12 settembre 2013, n. 104.

Tra le norme approvate, al primo comma dell’art. 5, è previsto l’incremento delle ore di geografia generale ed economica negli istituti tecnici e professionali. Viene così parzialmente soddisfatta la nostra richiesta di potenziare l’insegnamento di saperi fondamentali attuali e imprescindibili per la formazione di cittadini consapevoli delle dinamiche che interessano il mondo contemporaneo.

L’Associazione, in una nota inviata al ministro on. Maria Chiara Carrozza e ai senatori Luigi Manconi e Walter Tocci che hanno seguito sul piano parlamentare la questione(Senato della Repubblica – Legislatura 17 – Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00473),  ha espresso soddisfazione e apprezzamento per la sensibilità dimostrata alla giusta istanza dalla stessa rappresentata. 

Per potenziare l’insegnamento della geografia generale ed economica (un’ora in più negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale) vengono, dunque, stanziati 13,2 milioni (3,3 per il 2014 e 9,9 per il 2015). 

 


 

Estratto dal testo del Ddl n. 1150

 

Art. 5  (Potenziamento dell’offerta formativa) 

1. Nelle more dell’ulteriore potenziamento dell’offerta formativa negli istituti tecnici e professionali, per consentire il tempestivo adeguamento dei programmi, a decorrere dall’anno scolastico 2014-2015, i quadri orari dei percorsi di studio previsti dai decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 e n. 88, relativi al riordino degli istituti tecnici e professionali, sono integrati, in una delle due classi del primo biennio, da un’ora di insegnamento di “geografia generale ed economica” laddove non sia già previsto l’insegnamento di geografia. A tale fine è autorizzata la spesa di euro 3,3 milioni di euro nell’anno 2014 e di euro 9,9 milioni a decorrere dall’anno 2015.


 Senato della Repubblica

 


Atto n. 4-00473

Pubblicato il 2 luglio 2013, nella seduta n. 55

MANCONI , TOCCI – Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. –

 

Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

in una recente nota inviata dal professor Francesco Greco, presidente dell’Associazione nazionale docenti, al capo del Dipartimento per l’istruzione, dottoressa Lucrezia Stellacci, si rappresenta la grave situazione di esubero che si sta determinando nella definizione degli organici di diritto per quanto riguarda l’insegnamento della geografia (classe 39/A);

nella nota, si segnala nella formulazione degli organici di diritto un’errata attribuzione delle ore di geografia 39/A ad altra classe di concorso (scienze naturali, 60/A). Ciò avviene in diverse province e determina un’indebita sottrazione di posti e di cattedre all’insegnamento di geografia e il conseguente esubero di docenti appartenenti a tale classe di concorso, ma anche un grave nocumento nel diritto degli studenti ad apprendere quanto è previsto dall’ordinamento del percorso di studi intrapreso;

l’ordinamento delle classi di concorso e i relativi insegnamenti sono disciplinati dal decreto ministeriale n. 39 del 1998 e nelle tabelle allegate sono specificate, per ciascuna classe di concorso, i titoli di studio validi per l’ammissione ai concorsi a cattedre (assai diversi per le due classi di concorso);

assai diversi sono anche i contenuti dell’insegnamento della geografia impartiti negli istituti;

commerciali come si può riscontrare anche nel profilo culturale definito dalla riforma degli ordinamenti degli istituti tecnici;

con nota n. 2320 del 29 marzo 2012, il Ministero, pur ribadendo che in assenza del regolamento relativo alla revisione delle classi di concorso (previsto dall’art. 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008) si rende necessario, in sede di costituzione degli organici e per le conseguenti operazioni di mobilità, far riferimento alle attuali classi di concorso, aggiungeva che le stesse dovevano essere opportunamente integrate e modificate con le discipline e gli ambiti disciplinari relativi agli ordinamenti del primo, secondo e terzo anno di corso degli istituti di secondo grado;

in considerazione di ciò trasmetteva, in allegato alla nota, le tabelle già approvate con decreto del Presidente della Repubblica n. 88 del 15 marzo 2010, ma con modifiche ed integrazioni che riguardavano l’attribuzione delle discipline dei vari corsi di studio alle classi di concorso;

l’abnormità di quanto si disponeva a danno della classe 39/A è apparso da subito tanto evidente che con successiva nota (n. 679 del 4 maggio 2012) si riteneva opportuno evidenziare (a integrazione e a chiarimento di quanto comunicato con la nota precedente, che ha trasmesso l’elenco delle classi di concorso su cui confluiscono le discipline relative ai primi tre anni degli istituti di secondo grado) che le ore di geografia in questione devono essere assegnate prioritariamente ai titolari della 39/A e, solo in fase residuale, al fine di evitare la creazione di situazioni di esubero, ai titolari della 60/A;

ne consegue altresì che, in presenza di soprannumero, non deve procedersi alla redazione di un’unica graduatoria tra i titolari delle due classi di concorso;

infine si sottolineava che mentre nell’anno scolastico precedente la classe di concorso 39/A non presentava particolare situazione di esubero, quest’anno, invece, in tante province molti docenti potrebbero perdere la cattedra e per loro si profilano condizioni di soprannumerarietà;

emerge inoltre dalla lettura della nota del 21 marzo 2013 (prot. A00DPER n. 2916) della Direzione generale del personale scolastico il richiamo alla nota n. 679 del 4 maggio 2012, in cui relativamente all’attribuzione delle ore di geografia degli indirizzi “amministrazione, finanze e marketing” e “turismo”, esse devono essere assegnate prioritariamente alla classe 39/A e solo in fase residuale, e al fine di evitare situazioni di esubero, attribuite alla classe 60/A. Nel contempo si ribadiva in via generale, ed in palese contraddizione con quanto disposto dalla nota n. 679 del 2012 per la classe 39/A, che l’assegnazione degli insegnamenti atipici alle classi di concorso “deve prioritariamente mirare a salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale determinazione delle cattedre e la continuità didattica”;

tuttavia, anche a causa dell’ambiguità della norma, risultano agli interroganti molti casi di arbitraria attribuzione a livello di istituto, con l’assegnazione di ore della classe 39/A alla classe 60/A in fase non residuale ed al fine della salvaguardia della titolarità di docenti della classe 60/A, senza tenere conto né di quanto disposto dalla nota n. 679, né della situazione degli esuberi della 39/A a livello provinciale;

tale arbitraria attribuzione, oltre a danneggiare direttamente la classe di concorso 39/A e gli studenti destinatari dell’insegnamento, danneggia il personale precario avente titolo, e in particolare i nuovi insegnanti abilitati dai corsi di tirocinio formativo attivo che stanno per concludersi per la classe 39/A;

con l’assegnazione arbitraria ad insegnanti non aventi titolo e quindi privi del curriculum prescritto, si viola palesemente l’art. 33 della Costituzione, che al comma quinto sancisce che “È prescritto un esame di Stato per la ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale”, causando quindi una forte e grave penalizzazione a danno degli studenti con l’insegnamento della disciplina da parte di docenti non specialisti della stessa, e quindi vanificando il loro sacrosanto diritto ad un elevato livello qualitativo dell’offerta formativa come previsto peraltro dal “profilo dello studente” di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 88 del 2010;

quanto descritto accade nel quadro dell’ulteriore penalizzazione subita dalla disciplina con i decreti del Presidente della Repubblica n. 87, n. 88 e n. 89 del 2010, cosiddetto riordino Gelmini, che ha determinato la sparizione della geografia dai bienni “dell’obbligo” indirizzi tecnici e professionali, dal triennio al biennio negli istituti tecnici commerciali, la cancellazione negli istituti nautici, nei professionali per il turismo e alberghieri e l’accorpamento con l’insegnamento di storia nel biennio dei licei;

si rammenta quindi l’urgente necessità di reintrodurre un sapere fondamentale di base nel sistema di istruzione ripensando il ruolo della geografia all’interno dei quadri programmatici dei vari indirizzi di studio attribuendole una importanza, e quindi uno spazio, pari a quello riservatole negli altri Paesi europei,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire sollecitamente affinché sia limitata, nelle more dell’approvazione del regolamento di revisione delle classi di concorso, la possibilità di insegnamento nella classe di concorso 39/A ai titolari della 60/A alla sola fase di mobilità annuale e a dare indicazioni agli uffici scolastici territoriali affinché intervengano nella formulazione degli organici valutando le situazioni degli esuberi a livello provinciale e non di istituto;

se non intenda procedere al fine di riconsiderare le scelte del “riordino Gelmini” e di operare affinché la geografia, in quanto sapere disciplinare autonomo, fondamentale ed imprescindibile, sia introdotta in tutti i bienni del “diritto-dovere” e sia reintrodotta nei curricoli in cui è stata eliminata per non privare gli studenti, futuri cittadini, di saperi assolutamente irrinunciabili, affinché essi possano essere attori creativi e non solo spettatori passivi nel complesso teatro del mondo.

 


ATTO CAMERA

 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00956

 

Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 17

 

Seduta di annuncio: 37 del 20/06/2013

 

Firmatari

Primo firmatario: REALACCI ERMETE

Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO

Data firma: 20/06/2013

 

Destinatari

Ministero destinatario:

 

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA delegato in data 20/06/2013

Stato iter:

IN CORSO

Fasi iter:

SOLLECITO IL 01/07/2013

SOLLECITO IL 06/08/2013

SOLLECITO IL 02/09/2013

SOLLECITO IL 02/10/2013

Atto Camera

 

Interrogazione a risposta scritta 4-00956

presentato da REALACCI Ermete

testo di Giovedì 20 giugno 2013, seduta n. 37

 

REALACCI. — Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

in una recente nota inviata dal professor Francesco Greco, Presidente dell’Associazione nazionale docenti, al capo del dipartimento per l’istruzione, dottoressa Lucrezia Stellacci si rappresenta la grave situazione di esubero che si sta determinando nella definizione degli organici di diritto per quanto riguarda l’insegnamento della Geografia 39/A;

nella nota, scrive Greco, pervengono segnalazioni nella formulazione degli organici di diritto di una errata attribuzione delle ore di geografia 39/A ad altra classe di concorso (scienze naturali – 60/A). Ciò avviene in diverse province e determina un’indebita sottrazione di posti e di cattedre all’insegnamento di geografia e il conseguente esubero di docenti appartenenti a tale classe di concorso (39/A) ma anche un grave nocumento nel diritto degli studenti ad apprendere quanto è previsto dall’ordinamento del percorso di studi intrapreso;

ricordando che l’ordinamento delle classi di concorso e i relativi insegnamenti sono disciplinati dal decreto ministeriale 39 del 1998 e nelle tabelle allegate a detto decreto ministeriale, sono specificate, per ciascuna classe di concorso, i titoli di studio validi per l’ammissione ai concorsi a cattedre, che sono assai diversi per le due classi di concorso de quo;

assai diversi sono anche i contenuti dell’insegnamento della geografia impartiti negli istituti commerciali come si può riscontrare anche nel profilo culturale (allegato A) definito dalla riforma degli ordinamenti degli istituti tecnici;

con nota n. 2320 del 29 marzo 2012, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca pur ribadendo che in assenza del regolamento relativo alla revisione delle classi di concorso, previsto dall’articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008 si rende necessario in sede di costituzione degli organici e per le conseguenti operazioni di mobilità, far riferimento alle attuali classi di concorso e, nella stessa nota, aggiungeva che le stesse dovevano essere opportunamente integrate e modificate con le discipline e gli ambiti disciplinari relativi agli ordinamenti del primo, secondo e terzo anno di corso degli istituti di secondo grado;

in considerazione di ciò trasmetteva, in allegato a detta nota, le tabelle già approvate con Decreto del Presidente della Repubblica n. 88 del 15 marzo 2010, ma con modifiche ed integrazioni che riguardavano l’attribuzione delle discipline dei vari corsi di studio alle classi di concorso;

l’abnormità di quanto si disponeva a danno della classe 39/A è apparso da subito tanto evidente che con successiva nota (nota ministeriale n. 679 del 4 maggio 2012) si riteneva opportuno evidenziare che ad integrazione e a chiarimento di quanto comunicato con la nota n. 2320 del 29 marzo 2012, che ha trasmesso l’elenco delle classi di concorso su cui confluiscono le discipline relative ai primi tre anni degli istituti di secondo grado, si precisa che le ore di geografia in questione devono essere assegnate prioritariamente ai titolari della 39/A e, solo in fase residuale, al fine di evitare la creazione di situazioni di esubero, ai titolari della 60/A;

ne consegue altresì che, in presenza di soprannumero, non deve procedersi alla redazione di una unica graduatoria tra i titolari delle due classi di concorso;

infine si sottolinea che mentre nell’anno scolastico precedente la classe di concorso 39/A non presentava particolare situazione di esubero, quest’anno, invece, in tante province molti docenti perderanno la cattedra e per loro si profilano condizioni di soprannumerarietà;

emerge inoltre dalla lettura della nota del 21 marzo 2013 (Prot. A00DPER n. 2916) della direzione generale del personale scolastico il richiamo alla nota 679 del 4 maggio 2012 in cui relativamente all’attribuzione delle ore di geografia degli indirizzi «amministrazione, finanze e marketing» e «turismo», esse devono essere assegnate prioritariamente alla A039 e solo in fase residuale, e al fine di evitare situazioni di esubero, attribuite alla classe A060. Nel contempo si ribadisce in via generale, ed in palese contraddizione con quanto disposto dalla nota 679 del 2012 per la classe A039, che l’assegnazione degli insegnamenti atipici alle classi di concorso «deve prioritariamente mirare a salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale determinazione delle cattedre e la continuità didattica»;

tuttavia, anche a causa dell’ambiguità della norma, risultano agli interroganti molti casi di arbitraria attribuzione a livello di Istituto con l’assegnazione di ore della classe A039 alla classe A060 in fase non residuale ed al fine della salvaguardia della titolarità di docenti della classe A060, senza tenere conto né di quanto disposto dalla nota protocollo 679 del 2012, né della situazione degli esuberi della A039 a livello provinciale;

tale arbitraria attribuzione, oltre a danneggiare direttamente la classe di concorso A039 e gli studenti destinatari dell’insegnamento, danneggia il personale precario avente titolo, e in particolare i nuovi insegnanti abilitati dai corsi di tirocinio formativo attivo che stanno per concludersi per la classe A039;

si ribadisce che con l’assegnazione arbitraria a insegnanti non aventi titolo e quindi privi del curriculum prescritto si viola palesemente l’articolo 33 della Costituzione laddove al comma 3 sancisce: «È prescritto un esame di Stato per la ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale» causando quindi una forte e grave penalizzazione a danno degli studenti con l’insegnamento della disciplina da parte di docenti non specialisti della stessa, e quindi vanificando il loro sacrosanto diritto ad un elevato livello qualitativo dell’offerta formativa come previsto peraltro dal «profilo dello studente» di cui al decreto del Presidente della Repubblica 88 del 2010;

quanto descritto accade nel quadro della ulteriore penalizzazione subìta dalla disciplina con i decreti del Presidente della Repubblica 87-88-89 del 2010 cosiddetto «Riordino Gelmini» (sparizione della geografia dai bienni «dell’obbligo» indirizzi tecnici e professionali; dal triennio al biennio negli istituti tecnici commerciali; cancellazione negli istituti nautici, nei professionali per il turismo e alberghieri; accorpamento dell’insegnamento con storia nel biennio dei licei);

sussiste la necessità di reintrodurre un sapere fondamentale di base nel sistema di istruzione ripensando il ruolo della geografia all’interno dei quadri programmatici dei vari indirizzi di studio attribuendole una importanza, e quindi uno spazio, pari a quello riservatole negli altri paesi europei –:

se non intenda intervenire sollecitamente affinché sia limitata, nelle more dell’approvazione del regolamento di revisione delle classi di concorso, la possibilità di insegnamento nella classe di concorso 39/A ai titolari della classe 60/A nella sola fase di mobilità annuale e a dare indicazioni agli uffici scolastici territoriali affinché intervengano nella formulazione degli organici valutando le situazioni degli esuberi a livello provinciale e non di istituto;

se non intenda procedere al fine di riconsiderare le scelte del «riordino Gelmini» e di operare affinché la geografia, in quanto sapere disciplinare autonomo, fondamentale e imprescindibile, sia introdotta in tutti i bienni del «diritto-dovere» e sia reintrodotto nei curricoli in cui è stata eliminata per non privare gli studenti, futuri cittadini, di saperi assolutamente irrinunciabili, se vogliamo che essi possano essere attori creativi e non solo spettatori passivi nel complesso teatro del mondo. (4-00956)

 

 


 

Lettera del Presidente dell’AND

On. Maria Chiara Carrozza

Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca

 

Sen. Luigi Manconi

 

Sen. Walter Tocci

 

Dott. Luciano Chiappetta

Capo Dipartimento dell’istruzione

Loro indirizzi

  

Oggetto: Legge 8 novembre 2013, n. 128 (GU Serie Generale n. 264 del 11/11/2013)

 

Desideriamo rappresentare la nostra più viva soddisfazione e il nostro apprezzamento per la sensibilità e l’attenzione a quanto da noi rappresentato relativamente all’insegnamento della Geografia generale ed economica. Lo stanziamento di risorse e l’incremento delle ore di geografia generale ed economica negli istituti tecnici e professionali rappresenta certamente un passo significativo verso il giusto riconoscimento di un sapere fondamentale, attuale e imprescindibile, della formazione di cittadini consapevoli delle dinamiche che interessano il mondo contemporaneo.

Tuttavia, trattandosi di un sapere dotato di un proprio statuto epistemologico, molto ancora deve essere fatto per affermare la sua autonomia tra gli insegnamenti della scuola secondaria di secondo grado. In tal senso, con i nuovi regolamenti relativi alle classi di concorso, la Geografia generale ed economica non deve essere inclusa tra gli insegnamenti cosiddetti atipici. Solo la specificità del percorso di studi dei docenti che insegnano tale disciplina consente, infatti, di dare ai nostri studenti dei saperi appropriati e coerenti con le sue fondamenta epistemologiche.

Per cui, vi chiediamo di prestare la stessa attenzione affinché sia salvaguardata l’autonomia dell’insegnamento della geografia generale ed economica e la sua specificità in tutti gli atti emanati e che saranno emanati, dal regolamento citato, alle norme che riguardano la mobilità dei docenti (trasferimenti, assegnazioni, utilizzazioni, etc.. ).

 

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