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DL Sostegni, la scuola dimenticata

di Libero Tassella

Certo è ben strano ritrovare in un DL chiamato “Sostegni” un aiuto agli evasori fiscali per coloro che possono pagare le tasse e trovare invece solo 300 milioni di investimenti per la Scuola.

Un momento certo non esaltante il Governo, e per lo stesso ministro Bianchi, che venerdì, per trovare la quadra interna sulla questione della cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali, è stato costretto a ritardare la conferenza stampa per diverse ore. Singolare che si consideri un condono parte integrante di un decreto che avrebbe dovuto riguardare il lavoro, la povertà e l’emergenza in periodo di gravissima pandemia.

Per la scuola, ancora, inaccettabile non aver eliminato il blocco quinquennale alla mobilità, creando un danno ingiusto a migliaia di docenti costretti a lavorare in modo precario a migliaia di km di distanza dalle loro famiglie.

Eppure i lacvoratori della scuola le tasse le pagano tutte e sono, spesso, anche costretti a pagare doppi fitti, quello della propria famiglia nel luogo di residenza e il loro da “emigrati”.

Credo che i problemi legati a spazi, organico, classi numerose, che non compaiono nel DL resteranno del tutto irrisolti, e il prossimo anno torneremo di nuovo alle rime buccali, all’apertura di porte e finestre per il ricambio d’aria, a classi con 28 alunni, mentre giacciono negli scantinati delle scuole i famosi banchi a rotelle dell’Azzolina, costati ben 400 milioni di euro. Il Governo Draghi sarà credibile solo se investirà su spazi scolastici sicuri, su organici docenti e ATA adeguati al bisogno e abbassando drasticamente i numeri degli alunni per classe.

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