di Redazione
La riforma del reclutamento ha cambiato le regole sulla formazione iniziale e continua e sul reclutamento degli insegnanti per la scuola secondaria di primo e secondo grado.
Il nuovo percorso per diventare insegnanti non riguarda, invece, la scuola dell’infanzia e primaria per le quali resta in vigore la normativa precedente, ossia conseguire uno dei seguenti titoli di studio di accesso all’insegnamento, che sono anche abilitanti:
- laurea magistrale quinquennale in Scienze della formazione primaria, sia di vecchio ordinamento sia di nuovo comprensiva di tirocinio;
- diploma di abilitazione magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002;
- diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002;
Per la sola scuola d’infanzia è valido anche il diploma di Istituto magistrale o di Scuola magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002.
Vediamo nel dettaglio tutte le nuove regole su come diventare insegnanti di scuola secondaria.
Innanzitutto è necessaria una laurea magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento con una classe di laurea corrispondente ad una specifica classe di concorso. Per ITP servono laurea triennale o diploma AFAM di I livello.
Secondariamente occorre essere in possesso dei CFU afferenti all’area socio-psico-pedagogica che, fino alla fine del 2022, erano 24. A partire dal 2023, gli aspiranti docenti devono conseguire l’abilitazione all’insegnamento partecipando ad appositi percorsi universitari abilitanti. Si tratta di corsi a frequenza obbligatoria e prevedono il conseguimento di 60 CFU o CFA con prova finale. In particolare, i 60 crediti devono comprendere almeno:
- 10 CFU/CFA di area pedagogica;
- 20 CFU/CFA di tirocinio diretto e indiretto.
Da precisare che è riconosciuta la validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti, ma solo se sono stati ottenuti entro e non oltre il 31 Ottobre 2022.
Oltre a quanto sopra menzionato su come diventare insegnanti rientra anche il superamento dei concorsi scuola per docenti, che verranno indetti su base regionale e a cadenza annuale. Le procedure sono per titoli ed esami, con l’espletamento di una prova scritta unica composta di quesiti a risposta multipla, e di una prova orale.
Chi può partecipare al concorso?
Possono partecipare gli aspiranti docenti in possesso dell’abilitazione per la classe di concorso specifica, per i posti comuni, o di idonea specializzazione, per il sostegno.
Per i posti comuni della secondaria accederanno a questo percorso in via transitoria fino al 31 dicembre 2024:
- i docenti con laurea o diploma più i 24 cfu conseguiti entro il 31 ottobre 2022;
- i docenti già in possesso di abilitazione;
- i docenti che possiedono i tre anni di servizio negli ultimi cinque in scuola statale di cui uno sulla classe di concorso.
Terminate le prove concorsuali, verranno pubblicate due distinte graduatorie, una per gli aspiranti privi di abilitazione e l’altra per i docenti abilitati, che hanno priorità nelle assunzioni.
Coloro che superano il concorso e possiedono l’abilitazione, sono assunti a tempo indeterminato e devono svolgere un periodo di formazione e prova in servizio della durata di un anno. Devono prestare almeno 180 giorni di servizio effettivo, di cui almeno 120 giorni per le attività didattiche. Al termine del percorso annuale devono superare una prova finale e una valutazione conclusiva da parte del dirigente scolastico. Chi supera il periodo di prova e formazione viene confermato in ruolo, con vincolo di permanenza nella prima sede di assegnazione per 3 anni, comprensivi dell’anno già svolto.
Coloro che hanno partecipato al concorso senza abilitazione e lo superano sono assunti per una supplenza annuale. Durante questo periodo devono acquisire 30 CFU/CFA del percorso universitario abilitante, cui accedono di diritto. Quindi devono superare un esame finale, costituito da una prova scritta e un intervento di progettazione didattica inerente la disciplina o le discipline della classe di concorso per la quale si consegue l’abilitazione, nonchè una lezione simulata. Una volta superato, sono assunti a tempo indeterminato e devono svolgere il periodo annuale di formazione e prova per l’immissione in ruolo come sopra specificato.