«Negli ultimi 7 anni, per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana, l’Università ha perduto un quinto delle sue strutture organizzative e lavorative e ha visto ridursi il numero degli studenti universitari. Come emerge da una ricerca condotta, tra gli altri, da Gianfranco Viesti per conto della fondazione Res è drammatico il generale calo delle immatricolazioni che assume le dimensioni di un crollo al Sud: nel 2012 –16% rispetto al 2000–2001 in Sicilia, –19,8% in Calabria, –21,9 in Sardegna. L’Università è stretta in una morsa mortale, tra un’intollerabile riduzione delle risorse finanziarie e una soffocante burocrazia. Si assiste al proliferare di disposizioni normative, di pratiche inquisitive, di controlli amministrativi, volti ad accrescere la sua «resa» economica, a diminuire i costi interni e a subordinare strettamente il processo di formazione al mercato del lavoro e delle professioni».Segnaliamo ai lettori una lettera-appello promossa da Pietro Bevilacqua e la giornata di mobilitazione con la partecipazione di docenti, studenti, personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, che si terrà l’11 febbraio all’Università di Napoli. Alla tavola rotonda parteciperanno: Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI, Gianfranco Viesti, Università degli Studi di Bari; Maria Rosaria Tiné, Università degli studi di Pisa, Consiglio Nazionale Universitario; Vincenzo Caputo, Vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria; Giuseppe De Nicolao, Università degli Studi di Pavia; Andrea Fiorini, Consiglio Nazionale Studenti Universitari. Modera: Marco Esposito, giornalista.
Fonte: http://www.roars.it/online/per-il-diritto-allo-studio-e-alla-ricerca/