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Uno sguardo sull’istruzione 2023

di Redazione

Il Rapporto “Uno sguardo sull’istruzione 2023” rappresenta un’analisi dettagliata dei sistemi educativi condotta nell’ambito dei paesi OCSE. La parte che interessa l’Italia rivela alcune caratteristiche chiave del nostro sistema educativo di cui si riportano i punti salienti:

  1. Percorsi Tecnico-Professionali: In Italia, una percentuale significativamente più alta (40%) di giovani tra i 15 e i 19 anni frequenta percorsi di istruzione secondaria superiore di indirizzo tecnico-professionale rispetto alla media dell’OCSE (23%). Nonostante questa diffusione, gli studenti in questi programmi mostrano risultati inferiori rispetto alla media OCSE. Inoltre, il tasso di occupazione dei diplomati di questi programmi è notevolmente basso (55%) dopo uno o due anni dalla laurea. Inoltre, il tasso di giovani NEET (che non lavorano né seguono un percorso formativo) con un diploma tecnico-professionale è elevato (28,1%), ben al di sopra della media OCSE (15,2%). Questi dati suggeriscono che i percorsi tecnico-professionali in Italia affrontano sfide significative nella transizione degli studenti verso il mercato del lavoro.
  2. Vantaggio Salariale dei Diplomati: I giovani italiani tra i 25 e i 34 anni con un diploma tecnico-professionale guadagnano solo il 4% in più rispetto ai loro coetanei senza tale qualifica, il valore più basso tra i paesi dell’OCSE. Tuttavia, questo vantaggio salariale aumenta al 40% tra le persone di età compresa tra i 45 e i 54 anni con un diploma tecnico-professionale, superando la media OCSE (23%) per questa fascia di età. Questo potrebbe spiegare la persistente popolarità dei percorsi tecnico-professionali tra gli studenti delle scuole superiori.
  3. Tassi di Completamento: In Italia, il 79% degli studenti delle scuole superiori di indirizzo liceale completa il ciclo di studi entro i termini previsti, mentre solo il 55% degli studenti delle scuole superiori di indirizzo tecnico-professionale lo fa. Tuttavia, nei due anni successivi, questi tassi si alzano rispettivamente al 90% e al 70%, simili alla media OCSE.
  4. Spesa per l’Istruzione: L’Italia investe il 4,2% del suo PIL nell’istruzione, una percentuale inferiore rispetto alla media OCSE del 5,1%. La spesa per studente in Italia è di 11.400 USD, mentre la media OCSE è di 12.600 USD.
  5. Disparità di Genere nel Personale Docente: In Italia, la percentuale di insegnanti di sesso maschile nell’educazione della prima infanzia è molto bassa, con solo l’1% del personale docente in questa categoria. Questa situazione rispecchia una tendenza sistematica di sbilanciamento di genere nel personale docente dell’OCSE.
  6. Età degli Insegnanti: In Italia, la maggior parte del personale docente della scuola superiore ha più di 50 anni (60%), mentre la media OCSE è del 40%. Gli stipendi medi degli insegnanti sono solo al 69% rispetto a quelli di altri lavoratori con un livello di istruzione terziaria, il che potrebbe ridurre l’attrattiva della professione per i nuovi candidati.

Insomma un quadro di massima delle caratteristiche distintivedel nostro Paese rispetto agli altri paesi dell’OCSE.

Education at a Glance 2023

 

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