News

Sperimentazione filiera tecnologico-professionale. Scadono i termini di presentazione dei progetti

Avvio previsto già a settembre 2024. Nonostante critiche e proteste

di Redazione

Il 30 dicembre 2023, salvo improbabili proroghe dell’ultimissima ora. scadrà il termine per aderire alla sperimentazione della filiera formativa tecnologico-professionale di cui al decreto n. 240 del 7 dicembre 2023 e del relativo avviso dipartimentale n. 2608 del 7 dicembre 2023. La sperimentazione dei percorsi di istruzione tecnica e professionale è rivolta alle istituzioni scolastiche (statali e/o paritarie dell’istruzione tecnica e professionale, istituti tecnologici superiori ITS Academy di cui alla legge 15 luglio 2022, n. 99, istituzioni formative accreditate dalle Regioni, istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, rappresentanti del settore produttivo di riferimento e delle impese e delle professioni, altri soggetti pubblici e privati) che dichiarano l’impegno di costituirsi in rete. La sperimentazione, con percorsi quadriennali, verrà attivata dall’anno scolastico 2024-25 e le iscrizioni saranno possibili dal 18 gennaio nelle scuole aderenti i cui i progetti saranno autorizzati.

La candidatura delle istituzioni scolastiche, previa deliberazione degli organi collegiali deve prevedere:
a) la dichiarazione di impegno a costituirsi in rete;
b) la progettazione di almeno un percorso quadriennale di istruzione tecnica o professionale e l’integrazione con almeno un percorso per il conseguimento del diploma professionale di IeFP, ove esistente e affine o correlato alla filiera, e un percorso biennale di ITS Academy di area tecnologica coerente con l’indirizzo di riferimento;
c) l’attivazione del partenariato con almeno una impresa.

Le proposte progettuali delle istituzioni scolastiche potranno contenere i seguenti elementi:
a) progettazione di un’offerta formativa integrata, ampia e articolata comprensiva di percorsi di istruzione tecnica-professionale e di ITS Academy che preveda misure per agevolare la possibilità di accesso ai percorsi dell’istruzione terziaria e di passaggio tra i diversi percorsi di studio dell’istruzione secondaria;
b) strutturazione di processi di continuità e orientamento all’interno della filiera e degli accordi di partenariato tra la scuola secondaria di secondo grado, le imprese, gli ordini professionali, l’università e i percorsi terziari non accademici;
c) consolidamento e potenziamento delle esperienze on the job che gli studenti possono effettuare dopo i quindici anni, anche tramite il ricorso ordinario all’apprendistato formativo di primo e terzo livello con contratti di apprendistato per il conseguimento del diploma di istruzione secondaria di secondo grado e il diploma di istruzione tecnologica superiore;
d) potenziamento delle ore dedicate ai PCTO, distintamente per i diversi ordini di studio di istruzione secondaria di secondo grado e l’avvio dei suddetti percorsi già dal secondo anno di studio;
e) potenziamento del processo di internazionalizzazione attraverso il conseguimento di certificazioni internazionali che attestino le competenze linguistico-comunicative in lingua straniera, una più efficace e strutturale introduzione dell’apprendimento integrato dei contenuti formativi in lingua straniera (CLIL) e l’accento sulla dimensione linguistica in funzione del settore di riferimento, anche con il supporto dei conversatori di lingua in compresenza con i docenti di tutte le discipline;
f) introduzione di moduli didattici e attività laboratoriali svolti da soggetti provenienti dai settori delle imprese e delle professioni, mediante la stipula di contratti di prestazione d’opera, per adeguare l’offerta formativa ai fabbisogni del territorio e all’evolversi delle conoscenze e delle tecnologie di settore;
g) ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa, alla didattica laboratoriale, all’adozione di metodologie innovative e al rafforzamento dell’utilizzo in rete di tutte le risorse professionali, logistiche e strumentali disponibili.

Una Commissione tecnica nominata dal Direttore generale per gli ordinamenti scolastici, composta dal Presidente, nominato dal Ministero, e sei componenti, valuterà e selezionerà le proposte progettuali.

Con la sperimentazione muove i primi passi la riforma della filiera tecnologico-professionale che, dopo la conclusione dell’esame del provvedimento da parte della Commissione Cultura del Senato, dovrà superare solo il passaggio in aula i cui lavori, tuttavia, non risultano ancora calendarizzati ed è quindi possibile che l’aula del Senato inizierà ad occuparsene verso la metà di gennaio. Successivamente il provvedimento dovrà andare ancora alla Camera dei deputati; stante così le cose, è possibile che l’effettiva pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e l’entrata in vigore delle disposizioni possa avvenire entro la fine di gennaio 2024. Ma questo non dovrebbe influire sulla decisione di avviare già da settembre prossimo la sperimentazione dei nuovi percorsi quadriennali previsti dalla legge.

Nel frattempo prosegue il dibattito e le polemiche, a partire dal fatto che il decreto sulla sperimentazione è stato firmato dal Ministro senza tenere conto del parere contrario del CSPI. Inoltre da più parti si paventa la possibilità che questo sia soltanto l’avvio di una più complessiva riforma di sistema che porti ad una generalizzata riduzione a quattro anni dei percorsi scolastici di istruzione superiore .

ALLEGATI
Decreto 240 del 07-12-2023
Ddl-Riforma-Tecnici-e-Professionali

Pulsante per tornare all'inizio