Lo scorso 19 novembre 2015, l’AND con suoi rappresentanti ha partecipato all’incontro presso la sede nazionale del PD sui temi delle deleghe previste dalla legge 107/2015.
In quell’occasione, per quanto riguarda la delega che interessa la scuola dell’Infanzia, dagli organizzatori dell’iniziativa (Dipartimento scuola del PD) e dal rappresentante del Governo (Sottosegretario Faraone) non è giunta alcuna risposta capace di dissipare le preoccupazioni espresse nella nostra petizione “NO ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE”.
In particolare, nessuna chiara rassicurazione è pervenuta sul fatto se la Scuola dell’Infanzia Statale resterà tale e se continuerà ad essere gestita dal Miur e cosa sarà fatto per evitare che il “riordino del settore formativo 0-6” non travolga come un tornado questo grado scolastico.
Ci chiediamo poi perché riordinare un settore 3-6 riguardante la Scuola dell’Infanzia Statale già in ordine da tempo nel percorso formativo unitario 3-14 anni. I novantamila docenti della Scuola dell’Infanzia Statale continuano giustamente a pensare di aver subìto una discriminazione rispetto ai docenti degli altri gradi scolastici per le mancate assunzioni, effettuate invece per gli altri ordini di scuola, e certamente non vedono di buon occhio uno pseudo-progetto 0-6 anni che li declasserebbe perché il mescolamento del personale scolastico con gli educatori dei Nidi è previsto dal comma 181 lettera e) della legge 107/15 e non è stato apertamente smentito. I docenti della Scuola dell’Infanzia Statale vogliono continuare a far parte degli Istituti Comprensivi, a partecipare ai Collegi Docenti e a tutti gli organi collegiali della Scuola, ad avere la possibilità di effettuare passaggi di ruolo o partecipare ad un concorso ispettivo/direttivo oppure semplicemente sentirsi DOCENTI della Repubblica Italiana visto che hanno superato concorsi nazionali per diventarlo! No quindi a gestioni miste, regionali e/o comunali e con quota capitaria delle famiglie: i Comuni sono in rosso ed esternalizzano i servizi (scuole dell’Infanzia Statali regalate a fondazioni e cooperative?) e perché le famiglie dovrebbero pagare per la frequenza di una scuola STATALE? Aggiungere il segmento 0-3 all’attuale impianto 3-6 prevedrebbe una scissione del secondo dal percorso 3-14 anni; aggiungere il segmento 0-3 all’attuale impianto 3-14 anni sancirebbe invece la realizzazione del sistema formativo unitario statale 0-14 anni che noi auspichiamo.
Ma quando i rappresentanti del Dipartimento Infanzia AND lo hanno proposto al tavolo tecnico, è stato loro risposto che MAI i Nidi diventeranno statali.
L’Associazione Nazionale Docenti ha fatto richieste specifiche riassunte in una petizione che, in pochi giorni, ha raccolto oltre 6000 consensi; ha chiesto al Governo: che sia salvaguardata la specificità della scuola dell’Infanzia quale istituzione scolastica STATALE e di fugare ogni proponimento di calare su questo particolare segmento del nostro sistema educativo e scolastico interessi estranei ai bisogni dei bambini, sia che provengano da settori economici, sia da coloro che intendono questo segmento scolastico come un luogo di parcheggio e non un “ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità” (Indicazioni Nazionali per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione 2012).
E più specificatamente:
- salvaguardata la Scuola dell’Infanzia quale parte integrante del sistema d’istruzione STATALE, per non privare i nostri figli/alunni del patrimonio professionale fino ad oggi esperito ed agito in continuità verticale con la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado/secondo grado;
- salvaguardata la specificità organizzativa, pedagogica e didattica della Scuola dell’Infanzia i cui tratti educativi e formativi prescolastici sono ritenuti da molti pedagogisti fondamentali nel favorire esiti positivi nei passaggi scolastici successivi;
- introdotta l’obbligatorietà almeno dell’ultimo anno di frequenza, per far sì che tutti i bambini possano godere di positive esperienze di vita, emozioni partecipate e insegnamento/apprendimento valido e consolidato;
- introdotto il potenziamento degli organici della Scuola dell’Infanzia Statale per avere pari opportunità con i docenti degli altri ordini di scuola e personale qualificato espressamente per questo grado scolastico.
Dipartimento Infanzia Associazione Nazionale Docenti