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Pubblica amministrazione, controllo presenze con impronte digitali. Esclusi i docenti

 

Il regolamento è stato inviato alla Garante della Privacy per l’approvazione definitiva.

Il regolamento previsto dalla cosiddetta legge Concretezza (Legge 56/2019 recante “Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo” – Gazzetta Ufficiale n. 145 del 22 giugno 2019) è ormai verso la fase di perfezionamento.

Il regolamento è stato inviato al Garante della privacy, seguirà la richiesta di parere alla Conferenza Unificata e al Consiglio di Stato. Mentre i decreti attuativi relativi all’istituzione del ‘Nucleo per la Concretezza’, previsti dalla legge 56/2019, dovrebbero essere definiti entro il prossimo mese di settembre.

La nuova disciplina entrerà a regime con gradualità e riguarderà tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, ad eccezione del personale docente delle scuole di ogni ordine e grado. Per gli insegnanti farà fede il registro di classe, mentre i dirigenti scolastici sono previste le impronte digitali. Dal nuovo sistema di controllo sono altresì esclusi magistrati, avvocati e procuratori dello Stato; personale militare, delle forze di polizia di Stato, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; personale diplomatico e prefettizio; professori e ricercatori universitari.

La “verifica biometrica”, in teoria potrebbe essere ancor più pervasiva e stringente potendo anche comprendere il controllo dell’iride oltre alle impronte. I dati raccolti, per la privacy, saranno poi criptati in codici alfanumerici.

 

 

 

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