Note & Interventi

Prioritario vaccinare docenti e personale scolastico

 

Con l’imminente rientro a scuola di docenti ed alunni anche nelle regioni che avevano procrastinato la DaD fino al 1° febbraio si tornerà alla auspicata normalità.

Il lungo tempo trascorso dalla chiusura delle scuole ad oggi purtroppo però non è stato proficuo, poiché del piano di sicurezza ambientale che avrebbe dovuto garantire alunni e docenti dal rischio del contagio si è attuato ben poco. Nessuna soluzione al problema dei trasporti, nemmeno potenziati, se non nelle grandi città ed in maniera insufficiente; niente per assicurare spazi ampi ai distanziamenti minimi fissati dalla legge, ma solo l’adattamento, ove possibile, delle medesime aule di sempre, piccole, sovraffollate e prive di adeguata aerazione; scarse le dotazioni di sicurezza personale, risoltesi in qualche mascherina e visiera di bassa qualità; minime le misure di sanificazione rimesse alla discrezionalità del dirigente.

Nessuna proposta organica, nessuna visione strategica. Per quanto ci riguarda, consideriamo ancora valida la proposta che abbiamo inviato al ministro.

Ad oggi, la scuola non può essere considerata un posto sicuro per gli insegnanti!

Diverse ricerche sulla diffusione del virus nelle scuole, riportano dati concordanti che indicano una scarsa diffusione del virus SARS- CoV-2 tra gli studenti, indipendentemente dal ciclo scolastico, mentre al contrario, gli stessi dati attestano una maggiore diffusione del virus tra gli insegnanti e il personale delle scuole rispetto alla popolazione generale.

A fronte di tali evidenze, a nostro giudizio, per garantire l’incolumità degli insegnanti, del personale scolastico, degli studenti e delle rispettive famiglie, è prioritario avviare la somministrazione del vaccino nei confronti dei docenti e di tutto il personale scolastico. Difatti, la immediata estensione del piano vaccinale alla popolazione scolastica ancor prima del rientro è l’unica decisione di buon senso che possa scongiurare il rischio che la paventata terza ondata del Covid coinvolga le giovani generazioni ed i lavoratori della scuola chiamati sempre in prima linea all’adempimento dei doveri, ma sempre ultimi nel riconoscimento dei diritti.

Per questi motivi, siamo pronti a proclamare lo stato di agitazione fino a che permarrà questo stato di cose e invitiamo, in ogni caso, i docenti a rifiutare condizioni di lavoro non in linea con gli standard di sicurezza previsti dalla legge e a reclamare il diritto ad un ambiente di lavoro salubre, quale condizione necessarie per la tutela di un diritto costituzionale irrinunciabile, qual è quello alla salute.

 

 

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