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L’EDUCAZIONE ALL’INTELLIGENZA EMOTIVA NELLA SCUOLA. UN’ESIGENZA NON PIU’ RINVIABILE 

La richiesta è sostenuta da docenti, pedagogisti, psicologi e professionisti del settore educativo

di Redazione.

Dal movimento letterario e artistico “Creazionismo per una nuova era”, fondato dalla prof.ssa Annalisa Potenza, riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato riguardante la richiesta rivolta al Ministro dell’Istruzione di introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione all’intelligenza emotiva. 

L’aumento esponenziale di comportamenti scorretti e disfunzionali nelle persone appartenenti alle cosiddette società civili, industrializzate e tecnologicamente avanzate, di stampo soprattutto occidentale, sta contribuendo alla proliferazione di conflitti, omicidi e guerre.

Questa consapevolezza sta spingendo docenti, pedagogisti, psicologi e tanti altri professionisti del settore educativo a chiedere alla scuola un intervento basato più che sulla trasmissione dei contenuti, sulla vera e propria “educazione”. 

In particolare, l’auspicio è che i giovani siano formati ed educati alla “intelligenza emotiva” che fa parte delle soft skills, le quali si rivelano estremamente importanti nella gestione di qualunque situazione di vita. 

A riguardo, alcuni membri del movimento letterario e artistico “Creazionismo per una nuova era”, fondato dalla prof.ssa Annalisa Potenza, hanno elaborato un documento atto a introdurre l’educazione all’intelligenza emotiva nelle scuole di ogni ordine e grado. Questo documento è condiviso da diverse persone, associazioni e organizzazioni culturali appartenenti alla realtà scolastica e non, in particolare dall’And (Associazione nazionale docenti) di cui è presidente il prof. Pio Giovanni Sangiovanni il quale sta fornendo un prezioso e valido contributo nel portare avanti questo progetto. Un documento simile era stato già prodotto anni fa da alcune associazioni appartenenti al mondo della formazione docenti, tuttavia esso non aveva trovato il consenso del precedente Ministro della P.I. 

L’auspicio è che l’attuale Ministro sia sensibile a questa importante tematica e venga incontro alle nostre esigenze.

 

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