
L’EDITORIALE DI FINE ANNO.
È buona regola, giunti alla fine di un anno di attività formative e di ricerca, di impegno associativo e di partecipazione al dibattito dentro e fuori il mondo della scuola, porsi delle domande e inevitabilmente giungere a fare un bilancio complessivo, sia per sistemare tutte quelle questioni controverse che si sono dovute affrontare, che per trarre le giuste conclusioni in modo da poter far tesoro di un’esperienza che sicuramente ci ha fatto crescere individualmente e collettivamente. Solo così si potrà rilanciare e ripartire subito, andando al cuore delle questioni già dal primo giorno del nuovo anno, che tra poco saluteremo a suon di botti e brindisi di buon augurio.
Un anno 2025 alquanto problematico e per certi versi contraddittorio, quello che abbiamo vissuto come docenti e come scuola italiana. Fra attacchi concentrici da parte di critici competenti ma anche di saccenti censori sempre pronti a sparare i propri giudizi con uscite sensazionalistiche, forse spinte più a guadagnare momenti di visibilità social, che mossi da una sincera e ragionata riflessione nel merito delle evidenti criticità che investono trasversalmente il mondo della scuola.
Dal canto nostro, come AND ci siamo sforzati di tenere la barra diritta sui temi e le battaglie che hanno da sempre caratterizzato la vita stessa del nostro sodalizio che, come abbiamo detto più volte, rappresenta un unicum nel panorama delle associazioni e organizzazioni di rappresentanza del personale scolastico. Siamo infatti un’associazione professionale dei docenti con un progetto chiaro e definito, in grado di caratterizzare e dare un’identità precisa e centrale nell’attività di insegnamento-apprendimento, valorizzandone la mission verso un futuro che li veda sempre più protagonisti e artefici dei cambiamenti, al passo con le profonde innovazioni in atto e in grado di guidare e accompagnare i percorsi di formazione umana e culturale degli studenti di ogni ordine e grado, proiettati verso un futuro in continua mutazione strutturale e identitaria.
Abbiamo sempre puntato su obiettivi ben definiti, senza rinunciare mai a dare la nostra lettura di fatti e circostanze che si sono affacciate pericolosamente nella quotidianità della vita scolastica, carica di tensioni e conflitti che ponevano di fronte i tradizionali alleati di questa comunità educante. Docenti e studenti, docenti e genitori, senza dimenticare il clima a volte insopportabile di scontro con i dirigenti scolastici. E anche sotto questo aspetto abbiamo sempre espresso in modo pacato ma deciso qual è la nostra proposta, per disinnescare quelle schermaglie che, andando avanti di questo passo, fra non molto si potrebbero trasformare in rotture traumatiche. Le segnalazioni che quotidianamente abbiamo raccolto in tutti gli ordini di scuola, ci parlano di storie a volte agghiaccianti, atteggiamenti e azioni autoritarie di dirigenti nei confronti dei docenti che non è esagerato definire di mobbing e bossing allo stesso tempo.
Come abbiamo più volte dimostrato, il sistema di governance attuale non può essere la prospettiva di una scuola autenticamente moderna, democratica, efficiente ed efficace nella sua profonda natura educativa e formativa delle nuove generazioni. Solo una figura di preside elettivo, in un contesto di leadership condivisa potrà restituire autorevolezza e rispettabilità agli uni e agli altri. Poi c’è la questione della giusta retribuzione che è la conditio sine qua non per segnare questa svolta epocale. A tale proposito i tanto citati aumenti del nuovo contratto coprono soltanto il 6% del tasso di inflazione del periodo (circa il 18%) e non hanno torto coloro che affermano che nella sostanza gli stipendi dei docenti sono diminuiti. Ed è da questo dato che, insieme alla proposta modifica del sistema di progressione stipendiale, bisognerà ripartire da subito nel 2026. È una questione di dignità, libertà, equità e civiltà.
L’augurio che voglio fare a tutti noi per il 2026 è che sia un anno all’insegna di un impegno gioioso, con coraggio e determinazione, sempre “fronte alta e schiena dritta”!
Pio G. Sangiovanni – Presidente nazionale AND




