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L’Inps condannato ad accreditare i contributi previdenziali dovuti

Si può essere stati al servizio dello Stato e trovarsi senza contributi previdenziali per molti anni? Si può essere prossimi alla pensione e accorgersi di questa grave situazione e, per evitare di “saltare il giro”, provvedere di tasca propria? Ebbene si! Purtroppo questa è la situazione in cui si sono trovati molti docenti che hanno svolto supplenze nelle scuole della Provincia di Milano, negli anni che vanno dal 1975 al 1989.

Una situazione che è emersa quando alcuni insegnanti, prossimi all’età pensionabile, hanno verificato la propria situazione contributiva. Dall’estratto conto, l’amara sorpresa. Interi periodi lavorativi non risultano coperti da contributi previdenziali.

La questione oggi ha anche un risvolto legale e un primo pronunciamento da parte dell’autorità giudiziaria investita della problematica. L’Inps chiamato in causa da un’insegnante, dopo che erano risultati vani i tentativi di soluzione della questione sul piano amministrativo, è stato condannato dal giudice del lavoro ad accreditare la contribuzione dovuta per i periodi interessati.

Infatti, “è raro che chi ha lavorato con lo stato vada a verificare il versamento dei propri contributi, dandolo per scontato. Purtroppo, per quegli anni e per quella provincia, non è stato così. Da qui il mio ricorso che ha già trovato riscontro positivo in sede giudiziaria”, afferma l’avvocato Carlo Caradonna che ha patrocinato il ricorso.

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