
di REDAZIONE.
Il CSPI ha chiesto di non penalizzare i docenti che hanno conseguito certificazioni non ancora inserite nelle GPS 2024/26, ma che sarebbero valide per il nuovo biennio. In particolare, si sottolinea che non devono essere esclusi titoli non ancora accreditati da Accredia, se già acquisiti;
* Chiarezza sui titoli di accesso e valutazione
È stata evidenziata la necessità di chiarimenti puntuali sui titoli valutabili, per evitare disparità interpretative tra uffici scolastici e garantire uniformità nazionale;
* Tutela dei docenti già inseriti
È stato ribadito che occorre garantire tutele per chi è già presente nelle graduatorie, evitando che nuove regole producano effetti retroattivi penalizzanti;
* Valorizzazione dell’esperienza e continuità didattica
Il parere sottolinea l’importanza di criteri che favoriscano la stabilità degli incarichi e la valorizzazione del servizio già prestato;
* Titoli esteri
Stop ai contratti di supplenza per chi è inserito con riserva nelle GPS in virtù di titoli esteri non ancora riconosciuti. Secondo il CSPI questa pratica genera incertezza e rischia di compromettere la continuità didattica;
* Punteggi e corsi di formazione
Revisione dei punteggi attribuiti ai corsi INDIRE e al TFA ordinario, per evitare disparità tra percorsi formativi; Necessità di rendere più trasparenti i criteri di valutazione dei titoli culturali e professionali;
* Sostegno
Criticità sulla seconda fascia sostegno: il CSPI chiede di garantire maggiore chiarezza e stabilità nelle procedure di conferimento; viene evidenziata, nel contempo, la necessità di tutelare la continuità didattica per gli alunni con disabilità.
Resta da capire, a questo punto, in che misura il MIM terrà conto dei suggerimenti e rilievi evidenziati nel parere del CSPI che, com’è noto, è obbligatorio ma non vincolante.




