di Redazione.
Mentre sta per terminare l’attesa di conoscere la componente esterna delle commissioni degli Esami di Stato conclusivi delle scuole secondarie di secondo grado, tornano al pettine nodi vecchi e nuovi ai quali si è cercato di dare soluzione nel corso degli anni, con risultati incerti. Resta innanzitutto l’annoso problema dei compensi dei commissari, ancorati ad una norma del 2007, che sarebbero secondo alcuni la vera causa della ritrosia di tanti docenti ad accettare di buon grado l’incarico, nonostante esista un preciso obbligo di legge.
Checché se ne possa dire, è un fatto che i compensi di commissari e presidenti siano fermi a 17 anni fa, ed esattamente al decreto interministeriale 24 maggio 2007 dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. I compensi – si legge nel documento – sono determinati da una quota, indicata nella Tabella 1 – Quadro A, differenziata con riferimento allo svolgimento della funzione di presidente, di commissario esterno e di commissario interno, e da una quota, indicata nella Tabella 1 – Quadro B, attribuita con riferimenti ai tempi di percorrenza dalla sede di servizio o di residenza a quella di esame.
Per l’individuazione dei tempi di percorrenza si fa riferimento agli orari ufficiali dei mezzi di linea extra-urbani più veloci effettivamente utilizzabili per raggiungere la sede d’esame in tempo utile per l’espletamento dell’incarico. Nel caso in cui gli orari ufficiali dei mezzi di linea extraurbani più veloci non siano identici tra l’andata e il ritorno, si conteggiano, fra i due orari, ai fini della determinazione dell’entità di compenso, i tempi più favorevoli all’interessato. Non vanno presi in considerazione i tempi impiegati per i trasbordi, per coincidenze e per eventuali ritardi, né quelli riferiti all’utilizzazione di mezzi di linea urbani.
Qualora il presidente o il commissario operi su una sola classe d’esame, viene corrisposta la metà del compenso. Se invece le classi sono situate in comuni diversi, il compenso previsto verrà rideterminato in relazione al periodo continuativo impiegato in ognuna in ognuna delle sedi di esame.
Nello specifico il quadro dei compensi è il seguente:
- Presidente: € 1.249,00 (ridotto della metà in una commissione con una classe sola)
- Commissario esterno: € 911,00 (ridotto alla metà in una commissione con una classe sola).
- Commissario interno: € 399,00 (qualora sia impegnato su più classi e/o commissioni, spetta una sola quota aggiuntiva)
- Commissario sostituto del presidente: maggiorazione del 10% del compenso spettante
- Segretario della sottocommissione: nessun compenso
- Docente di sostegno, esperto liceo musicale, esperto esterno: nessun compenso
- Docente in sorveglianza durante le prove scritte: nessun compenso.
Ma ormai non resta che attendere il 19 e il 20 giugno, con la prima e la seconda prova scritta, cui seguiranno dopo la correzione degli elaborati, i colloqui.