ECCO UNA SINTESI DEI PRINCIPALI CONTENUTI
1. Istruzione tecnica e accademica:
– Riordino dei percorsi di istruzione tecnica basato su profili educativi e professionali degli studenti. Si prevede che alla definizione degli indirizzi, delle articolazioni e dei corrispondenti quadri orari e dei risultati di apprendimento dei nuovi percorsi di istruzione tecnica si provveda non più tramite l’adozione di un decreto ministeriale, ma sulla base del profilo educativo culturale e professionale dello studente, del curricolo e nei limiti del monte orario di cui agli Allegati al decreto-legge in esame.
– Introduzione di nuovi contratti post-doc e di ricerca per giovani studiosi. L’articolo 1-bis, introdotto al Senato e composto da quattro commi, introduce due nuovi istituti contrattuali relativi alla fase pre-ruolo della carriera accademica, inserendo gli articoli 22-bis e 22-ter nella legge n. 240 del 2010, volti rispettivamente a disciplinare gli incarichi post-doc e gli incarichi di ricerca. Gli incarichi post-doc sono attivati da università ed enti pubblici di ricerca ai fini dello svolgimento di attività di ricerca, nonché di collaborazione alle attività didattiche e di terza missione. Tali contratti hanno durata almeno annuale e possono essere prorogati, anche se stipulati dal medesimo soggetto con istituzioni diverse, fino a una durata complessiva di tre anni. Essi sono riservati a coloro che sono in possesso del titolo di dottore di ricerca o di titolo equivalente conseguito all’estero, ovvero, per i settori interessati, del titolo di specializzazione di area medica.
2. Reclutamento docenti:
– Modifiche alle graduatorie di concorso, priorità ai concorsi PNRR e nuove regole per l’assegnazione delle sedi scolastiche. Le procedure assunzionali del personale docente sono completate entro il 31 dicembre 2025 attingendo anche alle graduatorie pubblicate dopo il 31 agosto 2025, comunque non oltre il 10 dicembre 2025. Il comma 4bis, introdotto al Senato, chiarisce che le graduatorie dei concorsi PNRR integrate ai sensi del comma 1 sono utilizzate in via prioritaria anche rispetto a quelle del concorso bandito per l’accesso ai ruoli del personale docente relativi all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria bandito nel 2023.
– Incremento del Fondo unico nazionale per la retribuzione dei dirigenti scolastici. L’articolo 2-bis, introdotto al Senato, dispone, per ciascuno degli anni 2025-2026, l’incremento di 6 milioni di euro del Fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e risultato relativo al personale dell’Area V della dirigenza.
3. Edilizia scolastica e asili nido:
– Stanziamento di fondi per asili nido, scuole dell’infanzia e messa in sicurezza degli edifici scolastici. L’articolo 3, ai commi 1 e 2, prevede che il Ministero dell’istruzione e del merito provveda all’emanazione di un nuovo bando, e allo scorrimento delle graduatorie scaturite dei bandi già indetti, per il conseguimento degli obiettivi previsti dall’investimento 1.1 della M4C1 del PNRR in materia di asili nido e di scuole dell’infanzia, dedicando a tal fine una somma complessiva di 819.699.113,93 euro, precedentemente allocata in favore di altre misure PNRR di competenza del medesimo Ministero.
– Semplificazione degli interventi di edilizia scolastica. L’articolo 3-quater, introdotto al Senato, modifica la disciplina in materia di semplificazione degli interventi di edilizia scolastica a sostegno degli enti locali, in attuazione del PNRR. In particolare, le modifiche previste estendono l’utilizzo dei ribassi d’asta, laddove disponibili, agli appalti di lavori già aggiudicati, anche tramite accordi quadro, in seguito a modifiche resesi necessarie in fase di sviluppo progettuale.
4. Competenze digitali:
– Sostituzione del focus sul coding con competenze informatiche generali. L’articolo 3-ter, introdotto al Senato, interviene sulla normativa di attuazione dell’intervento 3.1 della M4C1 del PNRR in materia di sviluppo delle competenze digitali nelle scuole di ogni ordine e grado, in particolare sostituendo, sia in relazione alle attività formative in favore dei docenti che in relazione agli insegnamenti impartiti nelle scuole, il riferimento alla necessità di apprendere e di utilizzare la programmazione informatica (coding) con un più generico riferimento allo sviluppo di competenze informatiche.
5. Misure per studenti e docenti:
– Incremento dei fondi per libri di testo gratuiti o semigratuiti. L’articolo 6, comma 1, incrementa di 1 milione di euro, per l’anno 2025, e di 3 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2026 e 2027, la dotazione dello stanziamento per la fornitura, gratuita o semigratuita, dei libri di testo a favore degli alunni che adempiono l’obbligo scolastico in possesso dei requisiti richiesti.
– Modifiche ai requisiti per il contributo agli studenti universitari fuori sede. Il comma 1-bis, inserito dal Senato, modifica i requisiti per l’erogazione del contributo per le spese di locazione abitativa sostenute dagli studenti universitari fuori sede residenti in luogo diverso rispetto a quello dove è ubicato l’immobile locato.
– Estensione dell’utilizzo della Carta del docente per prodotti audiovisivi. L’articolo 6-bis, introdotto nel corso dell’esame al Senato, introduce misure in materia di Carta del docente. In particolare, al comma 1, introduce un’ulteriore possibilità di utilizzo della Carta, stabilendo che essa possa essere impiegata anche per la fruizione di prodotti dell’editoria audiovisiva. Il medesimo comma prevede, inoltre, che i criteri e le modalità di assegnazione della Carta nonché l’importo nominale della stessa siano stabiliti con decreto a decorrere dall’anno scolastico 2025/2026, mentre per quanto riguarda l’anno scolastico 2024/2025 continuano ad applicarsi le modalità e i criteri già definiti.
6. Mobilità e concorsi:
– Nuove regole per la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici. L’articolo 10-bis, introdotto nel corso dell’esame al Senato, introduce un’ulteriore nuova disciplina transitoria relativa alla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici esclusivamente per le operazioni di mobilità dell’anno scolastico 2025/2026.
Il decreto entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.