Note & Interventi

AND, non vogliamo la politica nella scuola

Incontro Governo Associazioni e Sindacati, nessuna trattativa

Si è svolto giorno 12 maggio alle ore 15 a Palazzo Chigi, l’incontro tra Governo, Sindacati ed Associazioni Professionali, convocato nella tarda serata del giorno prima,  per un confronto sul testo del DdL sulla “buona scuola” approvato dalla VII Commissione della Camera.

Per il Governo erano presenti il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed i Ministri Giannini, Boschi, Del Rio e Madia. Per l’Associazione Nazionale Docenti il prof. Francesco Greco.

Dopo una breve introduzione del sottosegretario alla Presidenza De Vincenti e l’intervento del ministro Giannini, sono seguiti gli interventi dei partecipanti che hanno richiamato quanto già noto ed espresso in sede delle audizioni parlamentari e nell’incontro con i rappresentanti del PD.

Il Governo si è limitato a prendere nota delle osservazioni, nessuna trattativa su nessun punto come era logico aspettarsi in un incontro che segue lo sciopero più partecipato nella storia della scuola che ha rigettato in modo unito e corale il DDL 2994.

Singolare coincidenza, quattro ministri, tutti del PD. Quello stesso partito che nei giorni scorsi ha convocato sindacati e associazioni, attribuendo espressamente a sé ogni responsabilità di una riforma che prelude allo smantellamento di quei residui principi di partecipazione e di condivisione che ancora, nonostante tutto, nella nostra scuola statale resistono e sono il cuore della nostra democrazia. La loro cancellazione, unitamente alla precarizzazione e alla mortificazione della dignità personale e professionale di tutti i docenti e della libertà di insegnamento, apre al nostro Paese una prospettiva nefasta.

   Il prof. Greco, dopo aver chiesto al Governo di fare “macchina indietro tutta”, di ritirare il DDL, in un passaggio del suo intervento, rivolgendosi ai ministri   presenti afferma “con questo progetto di legge si introdurrà, come è stato fatto con la sanità, il controllo della politica nelle scuole e anche a questo noi ci opporremo”.

                                                                                                                                                                      

 

            

 

 

 

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