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EMERGENZA SICUREZZA SUL LAVORO: SERVE MAGGIORE FORMAZIONE

A gennaio 2024 le denunce di infortuni sul lavoro erano state 42.166. Con un +6,8% rispetto al 2023

di Redazione.

Riceviamo e pubblichiamo il contributo di Giuseppe Gorga, Responsabile Tecnico della scuola Euro Formation che si propone di contribuire alla formazione obbligatoria in tema di sicurezza sul lavoro. Hanno già usufruito dei suoi servizi la Croce Rossa Italiana, i centri operativi della Protezione Civile di varie regioni e l’Esercito Italiano. Particolarmente richiesti sono i corsi di Primo Soccorso, Operatore Tecnico di Sala Operativa Protezione Civile, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e antincendio.

Il nostro paese è colpito da una vera e propria piaga riguardante la sicurezza sul lavoro. A gennaio 2024, secondo l’INAIL, le denunce di infortunio sul lavoro sono state 42.166, con un aumento del 6,8% rispetto a gennaio 2023, e 45 di queste hanno avuto esito mortale (+4,7%). In crescita anche le patologie di origine professionale denunciate, che hanno raggiunto le 6.218 unità (+30,7%). Questi dati, insieme al Rapporto INAIL 2023, delineano un fenomeno persistente, nonostante il nostro paese disponga di una delle normative più avanzate in tema di prevenzione e lo Stato investa notevoli risorse economico-finanziarie. Il problema della sicurezza sul lavoro, quindi, va affrontato in modo complesso e articolato.

Un problema che richiede un intervento immediato e più formazione
Questi numeri evidenziano l’importanza di adottare provvedimenti concreti e di investire maggiormente nella formazione. La valutazione della qualità della formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro è oggi una questione delicatissima e centrale. Il dibattito sul nuovo Accordo Stato-Regioni, previsto per il 2023 e ancora non definitivo, rappresenta un indicatore importante della rilevanza di questo argomento, su cui è fondamentale raggiungere convergenze e stabilire linee guida affidabili.

La ricerca: il ruolo della formazione digitale
Oltre alle numerose e approfondite analisi già esistenti sul tema, aggiungiamo un ulteriore punto di vista basato su una recente ricerca sul campo. Lo studio, avviato dal Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica a gennaio 2024, ha come obiettivo la sistematizzazione delle evidenze scientifiche finora disponibili sulla qualità e sull’efficacia della formazione in materia di sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alle caratteristiche specifiche della formazione digitale, sia in presenza che online. In questo scenario, la scuola Euro Formation ha investito molto, offrendo oltre duemila corsi dedicati alla sicurezza sul lavoro.

Prevenzione e cultura della sicurezza come priorità
Per invertire il trend e ridurre il numero di incidenti sul luogo di lavoro, è essenziale promuovere una cultura solida della sicurezza. Questo include, oltre all’applicazione delle normative in materia di salute e sicurezza, la formazione dei lavoratori e l’adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI). Troppo spesso, infatti, la mancanza o l’uso non corretto dei DPI, una formazione inadeguata e l’inosservanza delle normative espongono i lavoratori a un rischio elevato di infortuni.

I dati parlano chiaro: il problema della sicurezza sul lavoro è ancora lontano dall’essere risolto, e richiede uno sforzo congiunto da parte delle istituzioni, delle aziende e degli enti formativi. Solo attraverso un’azione collettiva e mirata, che metta la formazione al centro, possiamo aspirare a una realtà in cui ogni lavoratore sia adeguatamente protetto e consapevole dei rischi che affronta. Il futuro della sicurezza sul lavoro dipende dalle scelte che facciamo oggi: è il momento di agire, investendo di più e meglio nella formazione.
                                                                                                                                                    Giuseppe Gorga

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