ADI, ADU, AND, ANDU, APU, CGA, CIPUR-CONFSAL, CISAL, CISL-Università, CNRU, CNU, CONFSAL-CISAPUNI-SNALS, FLC-CGIL, LINK-Coordinamento Universitario, RdB-USB Pubblico Impiego, RETE 29 APRILE, SNALS-Docenti Università, SUN, UDU, UGL-Università e Ricerca, UILPA-UR
Le Organizzazioni e le Associazioni dell’Università hanno esaminato il Decreto legge Tremonti di manovra economica straordinaria, nel suo insieme e per quanto attiene l’Università.
Considerato che la manovra colpisce in primo luogo la presenza pubblica in Italia, le Organizzazioni e le Associazioni rilevano che ciò avviene da una parte ridimensionando le risorse destinate ai servizi pubblici, dall’altra diminuendo il numero complessivo dei dipendenti e dall’altra ancora diminuendo le loro retribuzioni in modo permanente e progressivo nel tempo.
Viene così completato l’attacco alla sfera pubblica e all’Università già avviato dalla legge 133/08 sul piano economico. Per l’Università, caso unico del pubblico impiego, ciò comporta un ulteriore riduzione del finanziamento e danni definitivi per il futuro del Paese, in particolare:
- il Finanziamento Ordinario (FFO) previsto rende impossibile chiudere i bilanci dell’Università senza alcuno spazio per la ricerca: nel 2011 il taglio sarà del 14,9%;
- sarà impossibile effettuare nuovo reclutamento in ruolo nell’Università;
- viene peggiorata la condizione dei docenti e del personale t-a;
- si chiudono di fatto le prospettive di inserimento nella docenza e nei ruoli del personale tecnico-amministrativo per quasi tutti gli attuali precari;
- rimangono i tagli al diritto studio previsti della legge 133 (né sono stati ancora trasferiti alle Regioni gli stanziamenti previsti dalla legge 1/2009).
Le Organizzazioni e le Associazioni chiederanno un incontro urgente alla Presidenza del Consiglio, per rappresentare le seguenti esigenze improrogabili:
- il ripristino del FFO rispetto al 2008;
- la conservazione presso le Università delle intere retribuzioni per cessazione;
- l’eliminazione della sospensione degli scatti e degli aumenti della docenza, o quanto meno la loro trasformazione in congelamento temporaneo, al fine di uniformare il trattamento con altri settori del pubblico impiego;
- l’eliminazione di tale sospensione per i ricercatori e i professori con meno di 5 anni di anzianità;
- il ripristino della contrattazione per il personale tecnico-amministrativo;
- l’eliminazione dei tagli e sblocco di tutti i fondi previsti per il diritto allo studio ed alloggi universitari.
Rafforzando e riconfermando il giudizio del tutto negativo sul DDL 1905 sull’Università, che il Senato si appresta ad approvare nonostante la grande protesta del mondo universitario, le Organizzazioni e le Associazioni chiedono a tutte le componenti, docenti, personale tecnico-amministrativo, precari e studenti, di intensificare la mobilitazione e, in particolare, invitano i professori e i ricercatori ad attenersi esclusivamente ai propri compiti didattici obbligatori per legge, in primo luogo per i corsi del prossimo anno accademico.
Per il giorno 1 Luglio p.v. si svolgeranno assemblee di Ateneo nei Rettorati con occupazioni simboliche degli stessi.
Roma, 9 giugno 2010