di Redazione
Nell’incontro del 22 novembre 2021 il Ministero dell’Istruzione non ha accolto le nostre richieste di adottare provvedimenti concreti che riconoscano la funzione fondamentale che i docenti quotidianamente svolgono per la crescita civile, sociale e culturale del nostro Paese e il diritto ad una giusta retribuzione.
Si è sprecata un’occasione storica per ridare dignità ad una professione che da troppi anni subisce provvedimenti penalizzanti che ne hanno annichilito ruolo e funzione. Anzi, nella legge di bilancio sono state introdotte norme di una gravità inaudita, mortificanti e vessatorie per i docenti e dai pochi spiccioli per le retribuzioni è stata sottratta una parte consistente e data ai dirigenti scolastici.
Di fronte a fatti di tale gravità e di tanta conclamata protervia, abbiamo deciso di proclamare lo SCIOPERO DI TUTTO IL PERSONALE DOCENTE ED EDUCATIVO PER L’INTERA GIORNATA DEL 10 DICEMBRE 2021.
Appello ai docenti che ricoprono incarichi non obbligatori di autosospendersi il 1° dicembre 2021
Nel frattempo facciamo appello ai colleghi che ricoprono incarichi non obbligatori, di autosospendersi sine die, tutti insieme, a decorrere dal 1° dicembre 2021, inviando la relativa comunicazione per conoscenza anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
A tutti i docenti rivolgiamo l’invito a scrivere al Capo dello Stato, del Governo e al Ministro dell’Istruzione
A tutti i colleghi, invece, l’invito a far pervenire la loro protesta alle stesse autorità istituzionali, nello stesso giorno del 1° dicembre, a mezzo Twitter, o altri canali di comunicazione, con un hashtag chiaro ed inequivocabile #bastaspiccioliaidocenti, affinché venga riconosciuto il diritto costituzionalmente garantito (art. 36, co. 1, Cost) ad una giusta retribuzione.