di Redazione.
A partire dal prossimo anno scolastico 2024/25 sarà vietato l’uso dello smartphone in tutte le scuole del primo ciclo di istruzione (compresa la scuola secondaria di primo grado).
La disposizione, ampiamente preannunciata da alcuni giorni, è giunta con nota prot. 5274 a firma del Ministro Valditara, diffusa nel tardo pomeriggio dell’11 luglio 2024.
Nella stessa disposizione vengono date indicazioni anche sulle consegne riguardanti il lavoro domestico, precisando che le stesse dovranno essere annotate sia sul registro elettronico che con la notazione scritta giornaliera sul diario/agenda personale. Ciò, argomenta il titolare del MIM, per “sostenere, fin dai primi anni della scuola primaria e proseguendo nella scuola secondaria di primo grado, lo sviluppo della responsabilità degli alunni nella gestione dei propri compiti”.
Una motivazione questa che, dalle reazioni e commenti a caldo, sembra essere una prassi molto diffusa nelle varie scuole dove i singoli docenti normalmente, al termine della lezione anticipavano verbalmente alla classe le consegne da eseguire a casa, che gli studenti annotavano sullo stesso libro di testo o sul loro diario personale.
Nelle premesse del provvedimento si richiama il Rapporto Unesco “Global education monitoring report, 2023: technology in education: a tool on whose terms?” nel quale si evidenzia che i dati delle valutazioni internazionali su larga scala, come quelli forniti dal Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA), mettono in luce un legame negativo tra l’uso eccessivo delle TIC e il rendimento degli studenti, oltre ad essere fonte di distrazione sia per quelli che usano lo smartphone che per tutti gli altri.
“Alla luce delle considerazioni che precedono, – chiosa la nota ministeriale – a tutela della persona e degli apprendimenti, si dispone il divieto di utilizzo del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni della scuola d’infanzia fino alla secondaria di primo grado, salvo i casi in cui lo stesso sia previsto dal PEI o dal PDP, come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento ovvero per documentate e oggettive condizioni personali”.
Naturalmente potranno continuare ad essere utilizzati, per fini didattici, altri dispositivi digitali, come pc e tablet, sempre sotto la supervisione dei docenti. Le scuole interessate dovranno, inoltre, procedere all’aggiornamento del regolamento d’istituto e del patto di corresponsabilità educativa prevedendo, nella scuola secondaria di primo grado, le relative sanzioni disciplinari per gli studenti che dovessero contravvenire al divieto di utilizzo dello smartphone.
Un’ultima considerazione che si raccoglie in modo abbastanza diffuso riguarda il fatto che la nota del Ministro avrebbe dovuto prevedere formalmente il divieto dell’utilizzo dello smartphone (se non per motivi istituzionali o molto seri) da parte dei docenti all’interno della classe.