Al Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi
Signor Presidente della Repubblica, ci rivolgiamo a Lei in quanto garante dell’osservanza dei principi costituzionali, esprimendoLe forte preoccupazione per la risoluzione dell’on. Garagnani, che impegna il governo a vigilare sull’oggettività dei libri di testo di storia.
Non siamo i soli a leggervi un attacco alla libertà della cultura e alla libertà di insegnamento e di apprendimento. La risoluzione 7-00163 approvata dalla VII Commissione della Camera l’11 dicembre scorso è contraria all’art. 33 della Costituzione (“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”) e all’ articolo del TU delle norme vigenti in materia di istruzione, che garantisce “ai docenti la libertà di insegnamento, intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente”, al fine di “promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni” (dpr 16.4.1994, n.297).
Il principio costituzionale e la norma che lo interpreta rendono impossibile il ritorno a forme di controllo sui libri di testo e di censure di Stato, che appartengono ad altre epoche della nostra storia. Tocca da un lato al dibattito storiografico, dall’altro alla ricerca didattica e in ultima analisi alla libertà degli autori, degli editori, dei docenti di storia e dei rispettivi collegi assumere responsabilmente decisioni circa la stesura, la stampa e l’adozione dei libri di testo, di storia come di tutte le altre discipline. La scuola ha il compito, e la capacità, di presentare opzioni culturali differenziate e diversi punti di vista, per permettere la crescita di un pensiero autonomo e critico.
Noi ricordiamo quanto da Lei è stato più volte messo in evidenza, e quanto ha ribadito con grande forza all’apertura dell’anno scolastico, sottolineando la funzione pubblica e il ruolo nazionale della scuola, luogo dove si costruisce la cittadinanza italiana, europea e mondiale e si forma nel confronto fra opinioni, storie e culture la coscienza democratica, collettiva e identitaria del Paese.
La ringraziamo per l’attenzione con cui sta seguendo la vita della scuola, convinti che, attraverso la libertà dei docenti e dei dirigenti, si difenda il diritto di tutti i giovani a un’informazione e a una formazione plurale e libera, premessa e garanzia dello sviluppo della democrazia nel nostro Paese.
Roma, 23 dicembre 2002
AIMC associazione italiana maestri cattolici
AND associazione nazionale docenti
ANDIS associazione nazionale dirigenti scolastici
ANP associazione nazionale presidi
CIDI centro di iniziativa democratica degli insegnanti
CIRCOLO “Gianni Bosio”
CLIO ’92
FNISM federazione nazionale italiana scuola media
GISCEL gruppo di intervento e studio nel campo dell’educazione linguistica
INSMLI istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia
IRSIFAR istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza
LANDIS laboratorio nazionale per la didattica della storia
LEND lingua e nuova didattica
LEGAMBIENTE scuola e formazione
MCE movimento di cooperazione educativa
UCIIM unione cattolica italiana insegnanti medi
CGIL scuola
CISL scuola
UIL scuola
SNALS
GILDA degli insegnanti