A poche ore dalle operazioni di mobilità il MIUR ha reso noto di aver proceduto ad annullamento e revoca di trasferimenti già eseguiti, pubblicati e comunicati ai diretti interessati.
A livello nazionale, i trasferimenti revocati risultano essere 352 (8 per posti di scuola dell’infanzia, 14 di primaria, 187 di secondaria di I grado e 143 di secondaria di II grado) e le rettifiche movimento: 573.
Restano non chiarite le ragioni di tale immediato ripensamento, poiché dal Miur nessuna spiegazione ufficiale è pervenuta, né tanto meno i provvedimenti di revoca e annullamento sono stati motivati ai docenti i quali semplicemente sono stati messi di fronte al fatto compiuto.
Una grave mancanza di trasparenza che dà adito a molti dubbi sulla legittimità della procedura, e che impedisce agli interessati di tutelare adeguatamente il loro diritto al mantenimento della sede, prima attribuita e poi sottratta.
Per tali motivi, ci riserviamo di valutare le motivazioni di tale improvvido dietro front, che il Miur dovrà doverosamente fornire ai docenti interessati, ed all’esito, di esercitare ogni azione a tutela della loro posizione e del diritto al mantenimento della sede attribuita.
I docenti interessati possono contattarci per esperire istanza in autotutela predisposta dal nostro Ufficio legale, da proporre nel termine di dieci giorni dalla comunicazione della revoca o dell’annullamento, al fine di contestare l’operato del Miur e precostituirsi il titolo per una successiva azione giudiziale individuale e/o collettiva già in preparazione e di cui si darà notizia agli interessati.