di Redazione.
Dal 1° gennaio di quest’anno è partita la “Fase di sperimentazione” prevista dall’art. 33 del Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62 (“Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”) che, come avevamo già dato notizia nei mesi scorsi, all’art. 4 aveva anche aggiornato la terminologia in materia di disabilità.
Con il nuovo anno, quindi, prende il via la “Fase di sperimentazione”, della durata di dodici mesi, volta all’applicazione provvisoria e a campione, secondo il principio di differenziazione geografica tra Nord, Sud e centro Italia e di differenziazione di dimensioni territoriali, delle disposizioni relative alla valutazione di base (art. 6) il cui procedimento valutativo si attiva su richiesta dell’interessato, dell’esercente la responsabilità genitoriale in caso di minore, o del tutore o amministratore di sostegno se dotato di poteri, con la trasmissione telematica all’INPS del nuovo certificato medico introduttivo (art. 8).
Quest’ultimo Costituisce presupposto essenziale per l’avvio del procedimento valutativo di base e potrà essere rilasciato dai medici in servizio presso le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i centri di diagnosi e cura delle malattie rare. Il certificato medico potrà inoltre essere rilasciato e trasmesso anche dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta, dagli specialisti ambulatoriali del Servizio sanitario nazionale, dai medici in quiescenza iscritti all’albo, dai liberi professionisti e dai medici in servizio presso strutture private accreditate.
Per la sperimentazione del nuovo iter da seguire per richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile, sono state individuate le province di Brescia, Trieste, Forlì – Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari.
Terminata la sperimentazione (31 dicembre 2025), dal 1° gennaio 2026, la valutazione di base sarà affidata esclusivamente all’INPS e prevede il rilascio del certificato di disabilità sulla base delle classificazioni internazionali ICD (Classificazione Internazionale delle Malattie – International Classification of Diseases, comunemente chiamata ICD) e ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) adottate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. È considerata persona con disabilità chi presenta delle compromissioni di natura fisica, mentale, intellettiva o sensoriale che impediscono la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita.
La procedura introdotta dal decreto 62, dispone che le persone con disabilità abbiano il diritto di richiedere l’attivazione di un progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato al fine di promuovere e favorire l’inclusione e la partecipazione a tutte le attività della vita, secondo quanto indicato dall’art. 5 del decreto legislativo n° 66 del 2017, “Progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato”.