Impegnarsi per porre la scuola al centro dell’agenda politica e per proporre una riforma che riscriva i cardini dell’organizzazione scolastica è una sfida ambiziosa, ma è nel contempo un imperativo categorico per evitare l’uscita del nostro Paese dal novero delle democrazie evolute.
Decenni di riforme scriteriate e di tagli di risorse hanno gravemente compromesso la capacità del nostro sistema educativo di contribuire a far progredire socialmente le generazioni più recenti, nonostante le acquisizioni della cultura tecnologica, rispetto alle generazioni che le hanno precedute.
L’annichilimento di questa funzione centrale, oltre a porre nuovi problemi di equità sociale, crea anche un diffuso senso di sfiducia nella capacità dell’istruzione di incidere sulle prospettive economiche e sociali del nostro Paese, con conseguenze facilmente immaginabili.
Proprio per questo, riteniamo più che mai necessario un impegno diretto ed attivo da parte di tutti i docenti nella costruzione di una grande associazione professionale e sindacale, affinché dal basso e da un’ampia rappresentanza si possa proporre e sostenere un progetto di largo respiro di democratizzazione della scuola italiana.
Dalla nostra scuola, dunque, può e deve partire un processo nuovo per riavvicinare i cittadini alle istituzioni, dando nuova linfa alla democrazia.
Per questo rivolgiamo ai docenti l’appello di impegnarti con l’Associazione Nazionale Docenti per superare l’attuale condizione di debolezza della scuola italiana.
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