di Redazione.
L’Interpello viene da tutti considerato come un cambiamento molto significativo che coinvolge i docenti e le istituzioni scolastiche di tutta Italia
Mentre si prolunga l’attesa infinita dell’ordinanza per le graduatorie Gps, data da tempo per imminente ma che si fa ancora aspettare, nell’ambito della complessiva materia delle nomine dei supplenti a scuola, ci si proietta concretamente verso il passaggio dalla Messa a Disposizione (MAD) all’Interpello che viene da tutti considerato come un cambiamento molto significativo che coinvolge i docenti e le istituzioni scolastiche di tutta Italia. Ma di cosa si tratta nello specifico e quali saranno le implicazioni dal punto di vista organizzativo e del funzionamento operativo.
Fino al 2022 con il sistema delle MAD, i docenti interessati ad ottenere incarichi di supplenze temporanee potevano presentare una domanda di messa a disposizione alle scuole che le prendevano in considerazione una volta esaurite le graduatorie di istituto e quelle delle scuole vicine. Succedeva a volte, soprattutto per l’insegnamento di sostegno, che neanche le MAD erano sufficienti per coprire tutte le supplenze disponibili e a quel punto si attribuivano incarichi di docenza persino a coloro che non erano in possesso del titolo richiesto.
Ed ecco l’Interpello, che vuole caratterizzarsi come un meccanismo alternativo tendente a migliorare la gestione delle supplenze. Invece di essere il docente a proporre la propria disponibilità, è la scuola che lancia una sorta di SOS (una proposta di supplenza) alle altre scuole e agli Uffici Scolastici provinciali di tutta Italia, senza alcuna limitazione territoriale per cui qualsiasi docente, specializzato e non, può rispondere a tutti gli interpelli proposti. Naturalmente, nell’attribuzione degli incarichi la priorità spetta ai docenti in possesso del titolo richiesto.
In caso di esaurimento delle graduatorie di istituto, quindi, le scuole pubblicano sul proprio sito istituzionale un avviso di reclutamento di docenti in possesso dei rispettivi requisiti (abilitazione, specializzazione per i posti di sostegno, o titolo di studio). L’avviso sarà inviato anche all’Ufficio scolastico Provinciale competente per la pubblicazione in una sezione dedicata. Non potranno partecipare alla procedura di interpello coloro che sono in possesso di contratto a tempo determinato e, per i soli posti comuni, coloro che sono inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze.
Per molti il passaggio dalle MAD all’interpello rappresenta un cambiamento positivo nel sistema di nomine dei supplenti, puntando a favorire una migliore integrazione tra le esigenze delle scuole e le competenze dei docenti.