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LA SENTENZA. Sospesa perché non vaccinata durante la malattia, la Corte d’Appello di Napoli dà ragione all’insegnante

La Corte d'Appello di Napoli, Sezione Lavoro, ha dato ragione a una docente sospesa dal servizio per non aver adempiuto all'obbligo vaccinale contro il COVID-19, nonostante fosse in malattia per tutto il periodo in cui era in vigore la normativa

di LIBERO TASSELLA. 

Una sentenza destinata a far discutere arriva dalla Corte d’Appello di Napoli, Sezione Lavoro, che ha dato ragione a una docente sospesa dal servizio per non aver adempiuto all’obbligo vaccinale contro il COVID-19, nonostante fosse in malattia per tutto il periodo in cui era in vigore la normativa.
La pronuncia, datata 4 febbraio 2025, ha ribaltato la decisione dell’amministrazione scolastica, ritenendo illegittima la sanzione imposta alla lavoratrice. Un caso che potrebbe aprire la strada a ulteriori ricorsi da parte di altri docenti nella stessa situazione.
Il caso
La docente in questione era già in malattia prima dell’entrata in vigore del decreto-legge n. 172/2021, che introduceva l’obbligo vaccinale per il personale scolastico. Una condizione che è rimasta invariata per tutta la durata dell’obbligo: la professoressa non è mai rientrata in servizio e, quindi, non era nelle condizioni di adempiere a quanto richiesto dalla norma.
Nonostante ciò, l’amministrazione scolastica aveva deciso di sospenderla ugualmente, applicando una sanzione che, secondo i giudici, non poteva essere inflitta a un lavoratore già sospeso per motivi di salute.
La motivazione della sentenza
La Corte ha chiarito che, durante lo stato di malattia, il rapporto di lavoro è sospeso: il dipendente non ha l’obbligo di prestare servizio, e il datore non è tenuto a corrispondere la retribuzione. In questa situazione, pretendere il rispetto dell’obbligo vaccinale risulta giuridicamente insostenibile, perché la lavoratrice non aveva modo né obbligo di adempiere.
La sentenza ha dunque annullato il provvedimento disciplinare, ordinando alla scuola di restituire gli stipendi trattenuti in modo illegittimo.
Gli avvocati: “Un precedente importante”
I legali della docente, sottolineano come questa sentenza possa rappresentare un precedente importante. “Invitiamo tutti i docenti che si trovano in situazioni analoghe a valutare l’eventualità di interrompere i termini di prescrizione e far valere i propri diritti”, dichiarano in una nota.
Una sentenza che fa riflettere
Il pronunciamento della Corte d’Appello di Napoli ribadisce un principio fondamentale: le norme non possono essere applicate in modo automatico e senza tenere conto della realtà concreta del lavoratore. Quando ci si trova in stato di malattia, non si può essere ritenuti inadempienti rispetto a obblighi che presuppongono la presenza in servizio.
Una decisione che, seppur isolata, potrebbe aprire nuovi scenari giuridici per il personale scolastico colpito da provvedimenti simili durante la pandemia.

Libero Tassella SBC

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