Analisi & Commenti

La scuola, un “cantiere” sempre aperto, ma i docenti rimangono bloccati

di Libero Tassella

Il giorno 7 (lo scorso lunedì) sono stati pubblicati i trasferimenti e i passaggi di cattedra e di ruolo 20/21, la prima e la più importante operazione propedeutica per l’apertura del prossimo anno scolastico.

A questa operazione ne seguiranno altre, la definizione dell’organico di fatto, la definizione del numero dei posti previsti per le immissioni in ruolo 21/22 di concerto con il MEF, le operazioni di Utilizzazione e di Assegnazione Provvisoria, le nomine in ruolo da Gae provinciali, da Concorso ordinario regionale per esami e titoli DM 2016,  da Concorsi speciali regionali, indetti nel 2018 nella scuola  secondaria di primo e secondo grado  e successivamente  nella scuola dell’infanzia e primaria e da quest’anno anche  dal concorso straordinario indetto dalla legge 159/2009 nella scuola secondaria, dal  concorso per alcune materie scientifiche (STEM) previste dal DL 73 e a seguire l’immissione dei docenti abilitati  in prima fascia  delle GPS con tre anni di servizio, a tale scopo le GPS   di prima fascia saranno completamente riviste prima delle immissioni in ruolo.

Seguiranno le supplenze annuali al 31 agosto e temporanee al 30 giugno a cura degli Ambiti territoriali provinciali.

Queste operazioni vedranno impegnati gli uffici centrali e periferici  dal mese di giugno al 31 agosto, in quanto secondo il cronoprogramma del MI tutte le operazioni propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico 21/22  dovrebbero chiudersi improrogabilmente entro il 31 agosto per avere tutti gli insegnanti al loro posto già il primo settembre, quando nelle scuole oltre a iniziare tutte le attività  collegiali finalizzate all’apertura dell’anno scolastico (collegi, dipartimenti, consigli di classe). Dal primo settembre, inoltre, inizieranno le attività di insegnamento per recupero degli apprendimenti previste dal DL 73/2021 senza oneri per lo Stato.

Ecco la necessità di procedere subito con la mobilità annuale le cui domande dovrebbero essere presentate dal personale docente agli uffici provinciali online dal 15 giugno al 5 luglio. I docenti avrebbero quindi solo 20 giorni per presentare le domande di utilizzazione provinciale e di assegnazione provinciale e interprovinciale e la domanda di riarticolazione o ottimizzazione della cattedra oraria esterna, questa presentata in cartaceo secondo le indicazioni dei Contratti Regionali.

Per quanto riguarda il concorso Stem, che si svolgerà con procedura semplificata, il bando dovrebbe essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 giugno con prove nella prima settimana di luglio.

Altra questione riguarda la mobilità del personale docente e la questione dei blocchi.

Da mesi, nella scuola, come è noto, imperversa la “pantomima del blocco”, prima nei trasferimenti ora nelle assegnazioni provvisorie, mentre è in discussione in Parlamento un DL. Il 73, che limiterebbe a tre anni il blocco dei trasferimenti dei neo immessi in ruolo, ma che impedirebbe anche agli immessi in ruolo 20/21 di presentare l’assegnazione provvisoria, introducendo nuovi blocchi triennali per tutti coloro che si trasferiranno a domanda nei prossimi anni, qualsiasi preferenza essi abbiano indicato nella loro domanda di trasferimento o passaggio.

Molti sono contrari, riconoscono le ragioni dei vincolati, il loro disagio esistenziale, quello dei loro figli e famiglie.  A riconoscerlo è pure il Ministro Bianchi che, umanamente (sic!) si dice vicino ai vincolati, ma poi al dunque, all’apparir del vero, come disse il Poeta, cosa succede? Dove era il Ministro questa mattina?

Questa mattina i sindacalisti si recano al MI su convocazione, reduci da una manifestazione che tra l’altro chiedeva proprio l’abolizione dei vincoli, (il MI ne ha tenuto conto?)  e si vedono recapitare un calendario strettissimo per la presentazione delle domande di Utilizzazione e Assegnazione Provvisoria, dal 15 giugno a 5 luglio, tale da neutralizzare un eventuale blitz del Parlamento in sede di conversione in legge del DL 73 sui blocchi e non più un solo blocco bensì due blocchi.

In pratica, secondo la bozza presentata ai sindacati,  come si evince dai loro report,  per il 21/22 non potrà presentare domanda di assegnazione provvisoria non solo chi è  stato immesso in ruolo da qualsiasi graduatoria con decorrenza 1.9.2020, a seguito della legge 20.12.2019 n. 159, ma anche tutti i docenti che hanno partecipato al concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e di  secondo grado bandito, con DDG  85/18  ( ex FIT), e che sono stati immessi in ruolo il primo settembre 2019, docenti che lo scorso anno hanno potuto presentare domanda di mobilità  per un anno.

Uno schiaffo per i vincolati, uno smacco alle pressioni dei sindacati e di alcuni politici.

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