ROMA – Siamo ufficialmente nell’era Buona Scuola. La riforma è stata approvata dal Consiglio dei Ministri in mezzo a mille polemiche e alle manifestazioni degli studenti. Neppure l’Associazione Nazionale Docenti è soddisfatta di quello che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe essere il fiore all’occhiello del suo programma. «L’idea che ci siamo fatti è che questa riforma non sarà un buon affare. E lo abbiamo capito sin da quando Renzi si rivolgeva agli insegnanti precari, dicendo: ‘Voi aiutateci, e noi vi assumiamo’. Leggendo ora il testo, siamo di fronte a un vero e proprio ricatto, pane in cambio di rinuncia alla libertà». A parlare è Francesco Greco, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti.
15 minuto di lettura