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Il giorno degli esami. Appunti da un diario. Quel che era non è più e ciò che sarà non è ancora …

Gli Esami di maturità rappresentano un passaggio fondamentale nella vita di ogni persona

di REDAZIONE.

L’attesa è finita. Anche la notte prima degli esami è trascorsa e i 524.415 candidati sono entrati nei loro istituti ormai da ex studenti. Luoghi divenuti familiari, che li hanno visti arrivare ancora adolescenti, crescere anno dopo anno fino a diventare uomini e donne. Nei loro sguardi seriosi si coglie un senso indefinito di malinconico e misterioso smarrimento, domande inespresse e pensieri che turbinano nella mente, ricordi affollati di un tempo che sembrava non dovesse finire mai e che, invece, nel suo lento e inesorabile scandire è giunto alla tappa conclusiva di un percorso tanto atteso, talvolta invocato e temuto.

Il luogo è lo stesso, ogni cosa al suo posto, le aule, i corridoi, gli arredi scolastici testimoni di intense “battaglie” e sorprendenti scoperte, appaiono sotto una luce nuova, niente è più come prima, improvvisamente ti senti un ospite, un estraneo, un anonimo candidato. Anche i tuoi prof. sono ormai dei “commissari” d’esame e non riescono a dissimulare quella evidente tensione che deriva dal peso della prova.

Sono passati pochi giorni soltanto, dal suono dell’ultima campanella, ma sembrano secoli, come le emozioni forti e i pianti, gli abbracci nella festa caotica di addio sotto il sole di giugno. Solo un sorriso velato si affaccia fra le pieghe del volto scolpito, lasciando una scia infinita dall’aspro sapore dolce-amaro.

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