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I DOCENTI SCRIVONO. Il Gruppo docenti di sostegno Uniti per Indire si presenta e rivendica il proprio diritto al lavoro

Il rischio reale è che si scateni una inutile "guerra tra poveri"

di Redazione.

Dal Gruppo docenti di sostegno UNITI PER INDIRE abbiamo ricevuto e pubblichiamo il seguente comunicato:

«Il messaggio del Gruppo docenti di sostegno “UNITI PER INDIRE” è un forte appello in favore del riconoscimento del valore e della professionalità dei docenti di sostegno che attendono l’inizio dei Corsi INDIRE e che adesso si trovano a fronteggiare pregiudizi, offese e discriminazioni da parte di chi dovrebbe essere capace di empatia. Infatti ci sono i docenti specializzati del relativo collettivo che il 3 gennaio scenderanno in piazza a protestare contro una Legge dello Stato che finalmente vuole riconoscere la nostra esperienza come valore abilitante.
Per questi docenti forse noi non siamo capaci di fare il nostro lavoro.

Vorrei ribadire che fare questo lavoro da 10 anni e oltre non è possibile se non lo si fa con criterio e professionalità!
Il governo ha ben capito che grazie alla nostra esperienza e dedizione, abbiamo contribuito in modo significativo alla crescita e al benessere degli studenti con disabilità.
Ora sentiamo la necessità di essere ascoltati e rispettati anche da chi ci sta attaccando.
Il nostro gruppo sottolinea l’importanza dell’emozione e della connessione umana nell’insegnamento, evidenziando che la qualità di un docente non si misura solo attraverso titoli o abilitazioni, ma attraverso l’impegno, la passione e l’esperienza diretta con gli studenti.
Ringraziamo per il cambio di prospettiva da parte delle istituzioni, che con il DL 71 del 31 maggio 2024 e la relativa conversione in legge dello Stato hanno riconosciuto il valore dell’esperienza sul campo e delle competenze acquisite negli anni.
La mancata valorizzazione di chi ha titoli esteri o esperienza pluriennale o in qualche caso entrambi i requisiti, porterà ad una compromissione della qualità dell’inclusione scolastica a discapito degli alunni.
Saranno infatti loro ad essere maggiormente penalizzati! I nostri ragazzi che ci apprezzano e stimano e che in noi non vedono un titolo ma una persona che li ama e li accoglie.
In particolare, il nostro messaggio esprime la richiesta di far partire al più presto i Corsi INDIRE e garantire:
1. **Il riconoscimento dell’esperienza**: L’esperienza pluriennale e i titoli esteri devono essere valorizzati, non denigrati, e considerati come un alto valore conquistato sul campo.
2. **La continuità didattica**: È fondamentale garantire che gli insegnanti attualmente in servizio possano continuare a lavorare con gli alunni, per non compromettere la qualità dell’inclusione scolastica.
3. **La sospensione dei licenziamenti**: Fino all’attuazione dei percorsi formativi previsti, è necessario evitare licenziamenti che potrebbero danneggiare ulteriormente gli studenti e i docenti.
4. **L’accesso ai corsi di abilitazione**: I percorsi formativi devono essere accessibili a tutti, senza limitazioni che escludano persone con titoli o esperienze valide.
Infine, ci teniamo a chiarire che il nostro gruppo non intende protestare come chi ci vuole ostacolare, bensì intende esprimere gratitudine verso chi si impegna a valorizzare la nostra professionalità e verso chi deciderà dare voce a chi come noi lavora con passione e competenza per il bene degli alunni.
Questo appello è una richiesta di rispetto, riconoscimento e sostegno per un lavoro che va ben oltre l’insegnamento tradizionale, toccando le corde più profonde della crescita umana e sociale.
Nessun titolo può bastare se non è accompagnato dall’ impegno serio, amorevole e quotidiano».
Cordialmente,
Daniela Nicolò, Salvatore Lo Cicero ed il Gruppo docenti di sostegno UNITI PER INDIRE

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