Il Presidente Ferdinando Imposimato deposita presso gli uffici della Camera dei Deputati una petizione ex art. 50 della Costituzione “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”.
Il DDL sulla scuola votato dal Senato lo scorso 25 giugno dovrebbe essere esaminato e votato dalla Camera, in seconda lettura, il 7 luglio 2015.
Con la petizione –afferma Imposimato- si sottolinea l’esigenza di un’organica visione delle esigenze strutturali della scuola. Uno sforzo che – diceva Moro – è un preminente dovere della collettività nazionale verso le fondamentali esigenze che la scuola è chiamata a soddisfare per lo sviluppo della vita democratica.
Al Presidente della Camera Laura Boldrini, che in base all’art 54 della Costituzione ha “il dovere di osservare la Costituzione e le leggi con disciplina e onore”, si chiede di riconoscere che il Governo si è concessa una delega in bianco, sottraendo al controllo e al confronto con il Parlamento materie di rilevanza costituzionale che devono essere discusse con procedura normale e non con voto di fiducia in attuazione dell’art.72, comma 4, della Costituzione.
Alla Presidente Boldrini si chiede che l’esame del progetto di legge si svolga senza forzature, niente ghigliottine o voti di fiducia, come avvento al Senato.
La petizione ha trovato proficuo riscontro, oltre che nelle associazioni degli insegnanti, tra le quali la A.D.I.D.A. con la Prof.ssa Valeria Bruccola, anche in esponenti della società civile tra cui l’Avv.Michele Bonetti, che da anni difende i diritti degli insegnanti, il Prof. Francesco Greco dell’AND e la Prof.ssa Michela Di Paolo. Nella petizione si chiede, inoltre, l’attuazione immediata della sentenza della Corte di Giustizia del 26 novembre 2014 a favore dei docenti precari.
Numerosi intellettuali di prestigio del panorama culturale italiano, tra cui Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Francesco Guccini, Francesco Baccini, Salvatore Settis, Gianni Vattimo, Dario Vergassola, Benedetto Vertecchi, Giulio Ferroni, Uberto Curi, Lorenza Carlassare, padre Alex Zanotelli hanno aderito ai documenti redatti dal Giudice Imposimato a difesa dei precari della Scuola.