Il Consiglio di Stato con un’ordinanza cautelare ha disposto che diverse categorie di precari esclusi devono essere ammesse con riserva al concorso per abilitati.
Secondo la notizia riporta da Repubblica “Il Consiglio di Stato ha disposto che diverse categorie di precari esclusi devono essere ammesse con riserva al concorso per abilitati, che si sta svolgendo dal 15 maggio scorso e in un primo tempo avrebbe dovuto chiudersi a settembre. Nell’allargare la possibilità di partecipazione ai cosiddetti “non abilitati” – dottori universitari, insegnanti tecnico pratici, docenti dell’alta formazione musicale, gli Isef dell’educazione fisica, gli insegnanti di Italiano per stranieri, gli abilitati all’estero – il Consiglio ha sollevato, poi, la questione di legittimità costituzionale proprio per questo concorso, di fatto una prova orale per i precari di seconda fascia. L’atto di rimettere alla Corte costituzionale la bontà, o meno, della prova è forte e si riverbera sul bando allestito direttamente dal governo in carica: il concorso non selettivo, appunto, che a giugno 2019 sistemerà nelle graduatorie di merito i diplomati magistrali con almeno due anni di insegnamento (più alcuni laureati di Scienze della formazione primaria), in vista dell’assunzione in cattedra.”