
di REDAZIONE.
Un nuovo test internazionale sulla “competenza in materia di intelligenza artificiale” dei giovani. Il test, che fornirà una misurazione globale delle competenze per interagire con l’intelligenza artificiale, il cui svolgimento è previsto nel 2029, con risultati attesi per la fine del 2031.
Ad annunciarlo è l’OCSE che nelle scorse settimane ha pubblicato la nota PISA 2029 – Media Literacy e Intelligenza Artificiale riguardante la valutazione sull’alfabetizzazione mediatica e l’intelligenza artificiale (MAIL) per comprendere in quale misura i giovani studenti abbiano avuto l’opportunità di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per impegnarsi attivamente e criticamente in un mondo in cui la produzione di contenuti, la partecipazione civica e le interazioni sociali si basano sempre più su strumenti digitali e intelligenza artificiale.
Opportunità e sfide
In tutto il mondo, gli studenti utilizzano quotidianamente strumenti digitali per cercare informazioni, apprendere un’ampia varietà di argomenti e interagire e collaborare con gli altri. L’uso crescente di questi strumenti sta trasformando la società e la cultura popolare, consentendo a tutti non solo di fruire di contenuti, ma anche di produrli. Questo apre nuove possibilità per la libertà di espressione, la creazione collaborativa, la conoscenza e l’impegno civico. Non è mai stato così facile partecipare all’azione sociale, culturale o politica.
Ma queste opportunità comportano anche delle sfide. Le informazioni online non sono sempre affidabili: i contenuti possono essere facilmente plagiati o rafforzare determinati pregiudizi. Alcuni media danno priorità alla velocità di pubblicazione rispetto al fact-checking, diffondendo talvolta informazioni false per generare più traffico. Queste difficoltà sono aggravate dai rapidi progressi dell’intelligenza artificiale generativa, che rende la produzione di contenuti più facile e veloce che mai.
Ultimamente, i media sono stati inondati di titoli che mettevano in guardia sull’impatto dell’IA su quasi ogni aspetto della nostra vita: potrebbe mettere a repentaglio l’occupazione, ma anche contribuire a una migliore diagnosi di alcune malattie. I messaggi sull’IA sono quindi numerosi, persino contraddittori. Lo stesso vale per il campo dell’istruzione: alcuni esperti mettono in guardia dai suoi potenziali effetti negativi sull’apprendimento e sugli ambienti scolastici, mentre altri stanno iniziando a esplorarne i benefici.
L’importanza della cultura mediatica e dell’intelligenza artificiale
In questo contesto, sempre più iniziative mirano a sviluppare le competenze necessarie: integrare l’educazione ai media nei programmi scolastici, progettare applicazioni e giochi per attività educative o extracurriculari o sviluppare quadri internazionali di competenze digitali.
Ma è fondamentale monitorare e valutare l’efficacia di queste iniziative, poiché la posta in gioco è considerevole. Per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla tecnologia digitale e dall’intelligenza artificiale, mitigandone al contempo i rischi, è essenziale valutare e rafforzare le competenze degli studenti. Ciò include la comprensione del funzionamento degli strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale, il ruolo degli esseri umani nel loro utilizzo, le conseguenze sociali ed etiche del loro utilizzo e la capacità di comunicare, collaborare efficacemente e valutare criticamente i contenuti multimediali.
Innovazione. Il nuovo e innovativo ambito di PISA 2029, Media Literacy and Artificial Intelligence (MAIL), mira a diventare uno strumento di supporto per la valutazione dell’efficacia degli interventi basati sull’evidenza. Attualmente è definito come l’insieme delle competenze che consentono di interagire con contenuti e piattaforme digitali in modo efficace, etico e responsabile.
Questa nuova valutazione si svolgerà in un ambiente simulato, progettato per raccogliere informazioni sulle diverse competenze nell’ambito del modello di alfabetizzazione. Tali competenze saranno valutate attraverso una serie di strumenti funzionali, presentati in modo realistico e accessibili agli studenti durante l’intera prova (ad esempio, simulazioni fedeli di Internet, social network o strumenti di intelligenza artificiale generativa).
Questa valutazione consentirà di comprendere meglio se gli studenti hanno avuto l’opportunità di imparare a impegnarsi in modo proattivo e critico in un mondo in cui la produzione di contenuti, la partecipazione e l’interazione sociale si basano sempre più su strumenti digitali e intelligenza artificiale. In un mondo sempre più digitalizzato, misurare l’alfabetizzazione mediatica e l’intelligenza artificiale offrirà una migliore comprensione dei livelli di competenza degli studenti in tutto il mondo nel valutare la credibilità, la qualità e le intenzioni dei contenuti digitali, consentendo loro di agire in modo informato, responsabile ed efficace all’interno della società.
Risultati.
Si prevede che i risultati della valutazione PISA 2029 sull’alfabetizzazione mediatica e l’intelligenza artificiale (MAIL) saranno disponibili nel dicembre 2031.
Quadro e strumenti di valutazione.
La prima versione del quadro concettuale e analitico per la valutazione PISA 2029 sull’alfabetizzazione mediatica e l’intelligenza artificiale (MAIL) è prevista per dicembre 2025.
Per fornire una ulteriore occasione di approfondimento sull’argomento, segnaliamo l’interessante e puntuale articolo pubblicato sul sito dell’Associazione ROARS che ne inquadra tutti gli aspetti offrendo spunti di riflessione molto utili per avere piena contezza degli scenari futuri.




