Qualora la notizia di un blocco della mobilità nella scuola dovesse essere vera sarebbe un fatto grave e senza precedenti.
D’altronde, alcuni spifferi già si sono avvertiti e soffiano verso mega sanatorie e assunzioni di massa con procedure a maglia larga, aperte ad ingressi stabili nella scuola, in spregio alla Costituzione e alla selezione concorsuale quale criterio ordinario di accesso ai pubblici impieghi.
“Il governo dei migliori” sta veramente pensando di bloccare la mobilità nella scuola? Sta veramente pensando alla costituzione di un’unica graduatoria per titoli e servizi da utilizzare in un mega piano di assunzioni dei precari? Sta veramente pensando di superare i concorsi con percorsi abilitanti successivi all’assunzione? Senza voler entrare nel merito di una tale, al momento ipotetica, operazione, non possiamo esimerci dal rappresentare quali potrebbero essere gli effetti nefasti verso centinaia di migliaia di docenti che solo con la mobilità potrebbero significativamente migliorare la propria condizione lavorativa, considerata la mancanza di una prospettiva di carriera e di aumenti retribuitivi che riconoscano impegno e professionalità. Non senza rimarcare i numerosi profili di legittimità che verrebbero ad interessare una tale operazione. Ma cadrebbero nel vuoto anche le nostre reiterate richieste di superamento del blocco quinquennale dei nuovi assunti e quello triennale per coloro che hanno dovuto accontentarsi di un trasferimento residuale, ma non quello effettivamente desiderato.
Il diritto al trasferimento sulle sedi disponibili è un diritto di tutti i docenti, pretendiamo che si rispetti!
A maggior ragione quando a sperare nella mobilità sono una moltitudine di docenti che si trovano in questa condizione per una fallace ed irrazionale politica di assunzioni e di una gestione del personale, figlia di logiche farlocche che nulla hanno a che vedere con la tutela dei diritti dei docenti, degli studenti e degli interessi generali della scuola italiana.
Esprimiamo, quindi, il nostro totale disaccordo contro ogni ipotesi di blocco della mobilità, lesiva di regole di diritto oltreché di buon senso; chiediamo con forza che la mobilità sia attuata sul 100% dei posti disponibili e senza penalizzare alcuna categoria di docenti, eliminando gli invisi e deleteri vincoli quinquennali e triennali ed ogni altra limitazione a danno dei docenti aventi diritto.
Non dobbiamo certo noi rammentare ai nostri governanti che la legge viene prima dell’ideologia, il merito prima delle convenienze, il rispetto della dignità dei lavoratori prima degli opportunismi, basta e avanza il giuramento fatto sul rispetto della Costituzione.
Si pubblichi senza altri ritardi l’attesa ordinanza della mobilità, come la legge prevede, senza fare campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori della scuola. Diversamente, siamo pronti a qualsiasi forma di protesta.