Maggio 31, 2023

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Urgente istituire un organo di garanzia della libertà di insegnamento

 

Un Consiglio Superiore della Docenza, con competenze su stato giuridico e procedimenti disciplinari


«Appare evidente - afferma il prof. Francesco Greco, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti - che vicende come quella che ha riguardato la prof.ssa Rosa Maria Dell’Aria, di Palermo, non debbano più accadere».

Vicenda della prof.ssa Rosa Maria Dell’Aria. Grave attacco alle libertà fondamentali, intervengano le Autorità di garanzia

 


“… le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.

C’è una certa resistenza;

in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata”

 P. Calamandrei, Roma, 11 febbraio 1950

 

 


La vicenda della prof.ssa Rosa Maria Dell’Aria, di Palermo, a cui è stata inflitta una sanzione disciplinare per aver “consentito” agli studenti, in occasione della Giornata della memoria, di evidenziare analogie tra le leggi razziali del 1938 e l’attuale Decreto sicurezza, è di una gravità inaudita e perfino non credibile (se i fatti non lo confermassero).

Ripensare la scuola, ripensare la professione docente*

 “L’intelletto ha i suoi pregiudizi, il senso le sue incertezze,

la memoria i suoi limiti, l’immaginazione le sue oscurità,

gli strumenti la loro imperfezione.

I fenomeni sono infiniti, le cause nascoste, le forme transitorie.

Contro tanti ostacoli che troviamo in noi stessi e che la natura ci oppone,

disponiamo solo di un’esperienza lenta e di una riflessione limitata.

Queste sono le leve mediante le quali la filosofia si è proposta di sollevare il mondo”

D. Diderot

 


Il tema delicato e impegnativo meriterebbe più che una riflessione e la sagacia di chi sa che ogni ragionamento sulla scuola e sulla professione docente, per non apparire epidermico e banalizzante, deve tener costantemente presente la complessità dei sistemi educativi, la particolarità dei processi che ne animano la vita, le difficoltà interpretative delle categorie analitiche con cui se ne osserva il progredire. E, soprattutto, non dimenticare che “l’intelletto ha i suoi pregiudizi”, come scrisse l’illuminista Diderot, “il senso le sue incertezze, la memoria i suoi limiti, l’immaginazione le sue oscurità, lo strumento le sue imperfezioni” e che “i fenomeni sono infiniti, le cause nascoste, le forme transitorie”.


È sciopero. Su la testa!

 

L’intesa raggiunta tra Governo e sindacati nell’incontro del 24 aprile scorso, con la promessa di nuovi concorsi e nuove assunzioni e stabilizzazione dei precari, si è conclusa con la volontà di reperire maggiori risorse economiche da aggiungere a quelle previste dalla manovra del 2019 per migliorare la condizione retributiva dei docenti.

Accordo governo sindacati, sulla scuola decideranno i posteri ...

                 ... FATTO L'ACCORDO, TROVATO L'INGANNO


Esultano le note sigle sindacali CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA per il nuovo successo, l’ultimo di una lunga serie, frutto della loro preziosa interlocuzione con il governo in carica, che porterebbe, a loro dire, tanti benefici alla problematica situazione della scuola pubblica. Il trionfo ovviamente è amplificato dai media, che non tralasciano di celebrare la immediata revoca dello sciopero previsto per il 17 Maggio, con grande sollievo generale.


Ambiti e chiamata diretta, cosa succerà il prossimo anno scolastico?

 

Abrogare la legge 107/2015, una promessa smentita dai fatti!

NO ALLA VIDEOSORVEGLIANZA NELLE SCUOLE!

 

Una misura demagogica che annichilisce e mortifica il lavoro degli insegnanti

Preoccupa il procedere, senza ostacoli, dell’iter di approvazione del disegno di legge n. 480, del 6 aprile 2018, nato da un’iniziativa della deputata di Forza Italia, Annagrazia Calabria, approvato dalla Camera dei deputati nell’ottobre scorso e ora all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato, che prevede l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso in asili, scuole dell’infanzia oltre che in strutture socio sanitarie per anziani.

Aggressione ai docenti, il Miur parte civile? Ancora solo dichiarazioni

 

La nostra richiesta di una forte ed autorevole presa di posizione da parte delle istituzioni a difesa dei docenti aggrediti non ha ancora trovato riscontro, benché, per come riferito al question time, “solo nel 2018 sono state 33 le aggressioni ai docenti denunciate”. Auspichiamo che, sulla questione, dalle dichiarazioni si passi ai fatti.

Ancora fango sulla scuola e sui docenti, grave scorrettezza dalla stampa

 

"Le parole hanno il potere di distruggere e di creare."

(Buddha)

 

Il caso di Prato, di asseriti atti sessuali di una donna di 35 anni con un ragazzo di 15 anni al quale impartiva lezioni private, è servito, ancora una volta, per gettare discredito sulla scuola e sui docenti. È stato sufficiente il collegamento con l’attività di insegnamento per dare la stura a titoli giornalistici che, in modo non tanto velato, hanno insinuato che la donna fosse un'insegnante della scuola italiana, mentre, in realtà, si tratta di una persona “che lavora nel settore sanitario e che si occupa di ripetizioni nel tempo libero”.

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