Con i loro figli gli uomini possono sbagliare in tre modi:
perché trascurano del tutto la loro educazione,
perché si accorgono troppo tardi dell’importanza di questa
o perché i maestri ai quali li affidano insegnano
cose che non servono.
Vi sono persone il cui animo gretto
impedisce loro di assumere un insegnante qualificato;
e sempre avviene che si paga più uno scudiero
che l’educatore del proprio figlio.
Volesse il cielo che fossero meno numerosi coloro
che spendono di più per i loro capricci
che per l’educazione di un figlio.
Erasmo da Rotterdam, “L’educazione precoce e liberale dei fanciulli” (1529)
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L’art 36, comma 1, della Costituzione riconosce il diritto del lavoratore ad una giusta retribuzione, proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia un'esistenza libera e dignitosa.