Marzo 25, 2023

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Con Fioramonti, va via anche il Miur

 

Sdoppiato il Miur, Università e Ricerca separati dall’Istruzione

Per i DS altri 30 milioni

 

Nella Legge di Bilancio 2020 è stato finanziato con 30 milioni annui dal 2020 il fondo da destinare all’aumento della retribuzione dei dirigenti scolastici, con la soddisfazione dei sindacati che hanno sottoscritto l’accordo con il Miur (FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA).

La laicità dello Stato è una conquista delle moderne democrazie, una garanzia a tutela di ogni cittadino.

 

Ha fatto molto discutere quanto dichiarato in una intervista alla Rai Radio 2 dal ministro dell’istruzione Fioramonti circa la sua contrarietà alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche. In realtà, il ministro si è limitato all’affermazione che la scuola deve essere laica, ma tanto è bastato a riaprire polemiche mai sopite tra le fazioni dei pro e contro, in un eterno sterile contrasto ideologico.

L’Associazione Nazionale Docenti con la seguente nota intende ribadire quanto già acquisito al patrimonio culturale comune degli italiani e ritiene inaccettabile l’evidente strumentalizzazione delle parole del ministro da parte di alcuni politici e mezzi di informazione.

Volesse il cielo …

 

Con i loro figli gli uomini possono sbagliare in tre modi:

perché trascurano del tutto la loro educazione,

perché si accorgono troppo tardi dell’importanza di questa

o perché i maestri ai quali li affidano insegnano

cose che non servono.

Vi sono persone il cui animo gretto

impedisce loro di assumere un insegnante qualificato;

e sempre avviene che si paga più uno scudiero

che l’educatore del proprio figlio.

Volesse il cielo che fossero meno numerosi coloro

che spendono di più per i loro capricci

che per l’educazione di un figlio.

 

Erasmo da Rotterdam, “L’educazione precoce e liberale dei fanciulli” (1529)

 

 ***

 

L’art 36, comma 1, della Costituzione riconosce il diritto del lavoratore ad una giusta retribuzione, proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia un'esistenza libera e dignitosa.

Al nuovo governo i nostri sei punti per cambiare la scuola

 

Con l'auspicio che il nuovo governo metta al centro del suo programma la scuola, riproponiamo i nostri sei punti  de "La scuola che vogliamo".

STIPENDI INSEGNANTI, UNA VERGOGNA NAZIONALE! PRONTI ALLA PROTESTA.

 

La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza del 2019 smentisce clamorosamente gli impegni del Governo in materia di istruzione. Le risorse destinate alla scuola non aumenteranno, ma addirittura diminuiranno (pag. 48, TAVOLA R1: PREVISIONE DELLA SPESA PUBBLICA IN PERCENTUALE DEL PIL), dall’attuale 3,6% del PIL passeranno al 3,4% nel 2020, con una previsione verso il 3,0% negli anni successivi. In netta controtendenza rispetto ai Paesi OCSE.

L’ossessione dei politici nostrani, i docenti non devono fare politica

 

Da qualche tempo nelle esternazioni di certi politici rimbalza una rutilante affermazione: “i docenti non devono fare politica!” Un’inedita ossessione o finalmente l’inizio di una presa di coscienza sul ruolo che il mondo della scuola può svolgere, quale coscienza critica della società, sugli esiti elettorali nel nostro Paese?

Di certo qualcuno, che di recente si è/non si è occupato della scuola ne ha consapevolezza.

Una scuola democratica, per insegnare in condizioni di libertà*

 

Superare la visione economicistica e tecnocratica che fa male alla scuola, fa male ai nostri studenti, fa male ai docenti, fa male al Paese, fa male a tutti noi.

Nella giornata mondiale degli insegnanti ho letto con grande interesse il messaggio della direttrice generale dell’Unesco, Irina Bokova, intitolato "Teaching in Freedom, Empowering Teachers": “Insegnare in condizioni di libertà, far sentire gli insegnanti più forti, rafforzarli, dar loro autorità”.

Solidarietà e vicinanza alla famiglia del carabiniere Mario Cerciello Rega

 

L’Associazione Nazionale Docenti esprime solidarietà e vicinanza alla famiglia del giovane vice brigadiere Mario Cerciello Rega barbaramente ucciso in circostanze ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria e all’Arma dei Carabinieri.

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